Venerdì prossimo si terrà il consiglio comunale per approvare il consuntivo 2014. Alla vigilia di questo appuntamento il consigliere comunale di maggioranza Bruno Longo rivolge un’interpellanza urgente (con risposta in aula) al sindaco, al presidente Miranda, al dirigente dei servizi finanziari Dicesare e alla Corte dei conti di Bari.
Si chiedono lumi sul rendiconto di gestione di Aipa in vista dell’approvazione del bilancio e, in particolare, “sulla scomparsa o dimenticanza di circa 40 milioni di euro di crediti vantati dal comune nei confronti di contribuenti e mai versati dalla vecchia concessionaria Gema nelle casse comunali”.
Nella premessa Longo spiega che il contenzioso fra Aipa spa e il Comune di Foggia si protrae da un anno “con grave danno per l’immagine dell’amministrazione e con susseguente grave incertezza delle entrate tributarie”.
Sulla questione, l’esponente della Destra era già intervenuto altre volte in consiglio comunale insistendo sulla necessità “di acquisire con certezza ed ufficialità dati e notizie utili per scongiurare, anche, eventuali ipotesi risarcitorie a danno dell’amministrazione”. Con questo atto mira ad accertare “eventuali danni erariali a carico della dirigenza comunale”.
Il recupero somme
Il consigliere cita tutte le delibere riguardanti il rapporto fra ente e Aipa spa, ex Gema spa. “A dicembre 2011 il Comune validava e certificava somme da riscuotere coattivamente per oltre euro 40.000.000,00 (quaranta milioni) e incaricava per il recupero delle suddette somme diversi dirigenti, tra i quali Carlo Dicesare, in ragione del fatto che a dicembre del 2010 la gestione delle entrate era in capo all’ente ed in capo alla concessionaria la mera riscossione”.
Non approvato il conto di gestione 2014
“A maggio 2015, a firma del dirigente dei servizi fiscali e finanziari ed irritualmente inviata soltanto al presidente del consiglio comunale ed al collegio dei revisori dei conti del comune, e non già anche al capo dell’amministrazione, nella figura del sindaco, si rilevavano tutta una serie di presunte irregolarità circa il servizio espletato, per cui non si riteneva di “approvare” il conto di gestione 2014 della società concessionaria Aipa spa”.
Le richieste al dirigente
Il consigliere chiede di conoscere:
1) Quale è, sotto l’aspetto puramente operativo, il soggetto, alla data odierna, legalmente incaricato della riscossione dei succitati importi.
2) Quanto, sotto l’aspetto contabile, è stato riscosso per ogni anno dal 2011 ad oggi e quanto è ancora residuo attivo da riscuotere, quali le nuove intervenute circostanze che avrebbero impedito l’approvazione del conto di gestione Aipa, visto che i rilievi evidenziati sembrano essere smentiti e superati dal verbale di rinegoziazione del 30 gennaio 2015, sottoscritto dallo stesso Di Cesare, dal segretario generale Maurizio Guadagno, dal dirigente del servizio avvocatura Ernesto Festa, dal parere richiesto, e reso a spese dell’amministrazione, dall’avvocato Pellegrino, amministrativista del foro di Lecce.
3) Qual è l’articolo di legge, nonché di contratto, di capitolato, di disciplinare della concessione violato e che vieterebbe l’applicazione dell’aggio sulle somme versate dai contribuenti a titolo di Imu (ad esclusiva competenza comunale)individuate con l’apposito codice di tributo comunale.
Infine chiede al responsabile del servizio tributario il codice dei versamenti Imu (regolarmente effettuati dai contribuenti) trattenuti per alimentare la quota comunale del Fondo di Solidarietà Comunale, l’ammontare complessivamente stabilito e quello effettivamente ed ufficialmente trattenuto a carico del comune di Foggia per la quota di alimentazione del F.S.C. per l’anno 2013, l’ammontare complessivo riconosciuto e ricevuto dal comune di Foggia a titolo di ridistribuzione del Fondo di Solidarietà comunale anno 2013.