“Fitto chi? Quando Berlusconi dice così offende la sua intelligenza e lo sa bene. Fitto è quello che gli riempiva le piazze quando veniva a Lecce mentre ora hanno difficoltà a riempire le sedie”. Il palafiere del Salento aveva le ultime file vuote l’altra sera ma le polemiche non si fanno più di tanto nell’auditorium Amgas. Poltrone tutte occupate, i candidati schierati e il tour del leader di Fi appena concluso: “Non ho replicato alle accuse, le ho ascoltate con tristezza perché quello che è stato detto è sbagliato politicamente e confuso dal punto di vista della prospettiva”. Sconcertato il senatore Lucio Tarquinio: “E’ venuto in Puglia solo per parlare di Fitto che si è esposto in prima persona”.
Tarquinio: “La guerra è contro il centrosinistra”
Era l’8 marzo scorso e il centrodestra, Poli Bortone compresa, si congratulava per la scelta di Schittulli: “E’ politicamente irresponsabile quello che ha fatto Berlusconi – con riferimento alla Puglia – l’Italicum prima lo vota e poi dice che è un attacco alla democrazia. Chi ieri fondava ‘Io sud’ (regionali 2010, ndr) oggi sta con Salvini”. Intrecciano questo rosario di incongruenze, si tratta di rispondere al fuoco nemico, ripartire con ‘Oltre’, criticare dieci anni di sinistra, replicare alle accuse di essere “dentro o fuori Fi”. Tarquinio indirizza: “Noi la guerra la facciamo al centrosinistra”, Fitto: “Emiliano dice: colpa di Vendola? Ma era lui il segretario del partito che ha scelto gli assessori nei campi strategici”.
“Oltre, pietra basilare”
Il simbolo ‘Oltre con Fitto’ è nato il 2 maggio scorso: “E’ giovane, è stato una sfida, dietro ‘Oltre’ c’è il coraggio di guardare al futuro con le proprie idee. Ho fatto mettere il mio nome non perché creda nel personalismo ma nella leadership sì, inserita in un sistema di valori e con riferimenti a modelli di centrodestra più evoluti. Avevamo due strade: o appellarci alla magistratura per inibire l’uso del simbolo di Fi o appellarci agli elettori, cosa più utile che a un magistrato. Questa è la pietra basilare per la prospettiva futura”.
Elenca i punti: “Non fare gli scendiletto di Renzi e tenere la schiena dritta in un partito in cui bisogna avere il coraggio delle proprie idee e invece si sta zitti per mantenere un posto. Il consenso e le idee sono percepiti in maniera negativa, come due peccati mortali”. Tarquinio ha parlato di “lesa maestà”, e sul modello del partito repubblicano cui si ispirerebbe Berlusconi:“In America ci sono le primarie”.
Tarquinio: “Inchiesta parlamentare su Sanitaservice”
“Andate a votare, questa è la prima battaglia perché chi non vota perde sempre”, ammonisce Tarquinio, che spara a zero su Sanitaservice: “Chiederò una commissione di inchiesta per capire i criteri di assunzione e gli affidamenti sbagliati”.
La fotografia della Puglia 2015 nella sintesi di Fitto sta nel “21% di disoccupazione, nel 58% di disoccupazione giovanile, nei 2 miliardi e 300 milioni di euro prelevate dalla tasche dei cittadini per coprire il buco della sanità con una tassazione sulle imprese fra le più alte di Italia”. Fitto propone: “Tagli sulle agenzie regionali che sono state la compensazione delle richieste dei partiti”. In sala si rivede l’ex assessore al bilancio di Lucera Lello Di Ianni vicino a Giuseppe Pica e dal consiglio comunale di Foggia Mimmo Verile.
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