Tutti gli edifici scolastici di Apricena non hanno avuto alcuna conseguenza dallo sciame sismico che in questi giorni sta interessando il nostro territorio. Ogni struttura è stata controllata in maniera scrupolosa da una task force composta da tecnici comunali e Vigili del Fuoco che hanno certificato la totale assenza di danni. Pertanto da lunedì 20 aprile le scuole riapriranno normalmente. A dichiaralo con una nota il Comune, dopo l’incontro di ieri tra il sindaco Antonio Potenza e l’assessore alla cultura (e vicesindaco) Anna Maria Torelli. “Abbiamo voluto garantire maggiore serenità alla popolazione – ha spiegato il primo cittadino – con un controllo capillare di tutte le scuole, di ogni ordine e grado. ?I tecnici comunali e i Vigili del Fuoco ?hanno effettuato verifiche per tutta la giornata, certificando l?assenza di ripercussioni legate al sisma. Pertanto le nostre scuole non hanno subito il minimo danno o la minima lesione e da lunedì potranno riaprire normalmente?. ?Solo al Collodi sono stati riscontrati dei rigonfiamenti ai cornicioni esterni, non dipendenti dal sisma e già ampiamente conosciuti ai tecnici comunali, sui quali stiamo già da settimane programmando un intervento di manutenzione straordinaria. In questo caso abbiamo provveduto a mettere in sicurezza le parti di cornicione interessate, inibendo alcune aree esterne all?’edificio. Quindi anche al Collodi da lunedì le lezioni riprendono regolarmente?”.
“?Voglio ringraziare personalmente i tecnici comunali e i Vigili del Fuoco – prosegue Potenza – ? che hanno svolto un grande lavoro mettendosi subito a nostra disposizione. Bene abbiamo fatto a convocare la task force per effettuare queste operazioni, come ci testimonia anche la grande attenzione mediatica che ci è stata riservata?. A tal proposito ringrazio le testate e le televisioni, anche nazionali, che hanno dato risalto al nostro grande impegno e alla nostra sensibilità. Siamo dell’?idea – conclude – che prevenire sia meglio che curare e siamo orgogliosi di aver fatto, ancora una volta, semplicemente il nostro dovere?”.