La politica si mobilita dopo l’ennesima bomba piazzata ad una pizzeria di Foggia. “La violenza, la prepotenza e l’illegalità non riusciranno a piegare una città che proprio ieri ha voluto omaggiare uno dei suoi figli migliori come Francesco Marcone, il quale ha pagato con la vita per il sol fatto di aver compiuto il proprio dovere di cittadino e funzionario dello Stato”, ha commentato il sindaco Franco Landella. “Ormai è evidente che ci troviamo di fronte ad una vera e propria sfida alla legalità – continua –. Una sfida che istituzioni e cittadini onesti stanno affrontando con impegno e determinazione, affinché Foggia possa tornare ad essere una città ‘normale’. Quella normalità che qualcuno sta cercando di alterare”. Landella nell’esprimere “piena solidarietà ai titolari della pizzeria colpita dall’ordigno, assicura la massima disponibilità e collaborazione dell’amministrazione comunale ai rappresentanti dello Stato, che da tempo sono impegnati in una difficile battaglia, affinché vengano affermati una volta per tutte i valori della legalità e del senso civico”.
Dell'”inquietante coincidenza” parla anche il consigliere comunale Alfonso De Pellegrino: “La vittima è un piccolo commerciante – dichiara -, un onesto lavoratore che ogni mattina alza quella serranda divelta e ritorta dall’esplosione. È nostro dovere di cittadini ed è nostra responsabilità di rappresentanti istituzionali costruire una rete di protezione per le vittime di questi vili attentati. Ciascuno secondo i propri mezzi e le proprie capacità e competenze deve adoperarsi per ottenere questo risultato. Don Ciotti e Daniela Marcone, che ringrazio dal più profondo del cuore, lo fanno quotidianamente utilizzando la parola per disseminare e radicare la cultura della legalità. Noi amministratori comunali dobbiamo farlo adottando gli atti che attribuiscono valore alla scelta della legalità e, ancor più, a quella di collaborare con lo Stato per estirpare il cancro della mafia”.
Prima di continuare: “In Commissione Regolamenti giace da mesi il Regolamento per l’istituzione della Consulta per la Legalità e lo scorso 9 marzo ho presentato – insieme ai consiglieri Marasco, Buonarota, Sciagura e Cassitti – la mozione per l’adozione del ‘modello Ercolano’, che prevede sgravi fiscali a vantaggio di chi denuncia estorsori ed usurai e collabora al loro arresto e alla loro condanna. Proposte che meritano di essere discusse ed approvate e non di essere archiviate in qualche cassetto polveroso. Sono d’accordo con il sindaco Landella quando, commemorando Francesco Marcone, ha detto che dobbiamo schierarci ‘accanto a chi si batte per l’affermazione del principio di legalità’ e che dobbiamo ‘mettere i malviventi di fronte ad un numero insormontabile di difensori dell’onestà e della rettitudine’. Proprio per questa sincera condivisione di intenti faccio appello alla sua sensibilità civica e istituzionale e gli chiedo di promuovere la convocazione di un Consiglio comunale dedicato alla discussione su quelle e le altre proposte concrete che siano state elaborate dalle forze politiche e dalle organizzazioni civiche. Le parole sono importantissime – conclude Alfonso De Pellegrino – ma noi abbiamo il dovere di agire se vogliamo ritenere assolto il nostro compito”.