La maggioranza di Renzi prepara un ulteriore regalo agli inquinatori e ai grandi gruppi industriali delle multinazionali.
Con lo SbloccaItalia il governo ha deciso di negare ogni potere di intervento da parte dei cittadini e delle istituzioni locali, ivi comprese le regioni, nella definizione degli interventi a forte impatto ambientale, con la motivazione che questo creava intralci burocratici e la non realizzazione delle grandi opere.
Al contrario, invece, la “vicenda Incalza” dimostra come il governo non sia in grado di controllare il malaffare che si sviluppa e si organizza intorno al sistema degli appalti e della realizzazione delle grandi opere, sottolineando così come il governo stesso sia complice di quel business affaristico che nasce e si alimenta dai grandi appalti, che determinano consorterie tra aziende, politica e organizzazioni criminali.
Ora con una modifica della maggioranza renziana al Senato è stata introdotta una norma che prevede l’invenzione del reato ambientale “abusivo”.
In altre parole se un disastro ambientale si verifica, ma il processo autorizzativo e procedurale è regolare, non è perseguibile. In pratica se un’opera è stata regolarmente autorizzata e provoca un disastro ambientale (lo scoppio di un pozzo, o per esempio il gasdotto scoppiato la scorsa settimana in Abruzzo), nessuno è perseguibile!
Ancora una volta mano libera all’industria inquinante e nessun ostacolo ai danni procurati alla salute delle persone e all’ambiente circostante.
COMITATO NO TRIV CSOA SCURIA FOGGIA