“Il documento? Mai visto”. Sarebbe stato un mezzo per firmare contro il commissario Vitali da parte degli amministratori di Fi. Il capogruppo al comune Raimondo Ursitti smentisce nettamente la sua esistenza, oggi la cronaca regionale lo abbinava all’area ionica dove le frizioni contro l’avvocato di Francavilla Fontana sono più evidenti e i dissidenti fittiani più rumorosi e battaglieri. Ieri sera il gruppo si è riunito per discutere del ritorno o meno in Consiglio comunale domani sulla base di alcune premesse. Pace fatta con Landella. Domani nell’aula consiliare i forzisti saranno ai loro posti. Ma per ora niente rimpasto.
Gli otto azzurri chiedono un “tagliando”, guaio a definirlo “rimpasto, verifica o poltrone”. In un summit di maggioranza richiesto e accolto dal sindaco l’altro giorno, il primo cittadino si sarebbe mostrato disponibile a chiudere il duro confronto sfociato nella diserzione dell’aula consiliare l’ultima volta, non si sa ancora se con qualche sostituzione: “Noi lo ripetiamo da quattro mesi- ammonisce Ursitti- è nell’interesse del sindaco il tagliando per accelerare l’attività dell’amministrazione vista anche la scarsa conoscenza delle persone in essa coinvolte”.
Possibile che pensi a qualche esponente in particolare dell’esecutivo già segnato dal cambio, ma per ora i nomi non ci sono. Si delinea il perimetro del prossimo coordinatore regionale: “Non un eletto, come precisato da Vitali, ma una persona di esperienza e che conosca il territorio, ci sono molte persone con questi requisiti”. Taglia corto sulla diatriba contro Fitto, liquidato con un “Noi siamo in Forza Italia”. Per quanto riguarda i rapporti con l’ex coordinatore provinciale Tarquinio segna lo spazio: “Noi ragioniamo in modo autonomo come gruppo consiliare, prima in Puglia erano tutti fittiani ora se ne trovi uno… Solo uno stolto può compiacersi di questo scontro, in ogni caso penso si tratti di risorse del partito”.