Nell’interesse della società ICAS s.r.l., in merito al sequestro effettuato su disposizione della Procura della Repubblica di Cagliari in data 11.02 u.s. nell’ambito dell’indagine denominata “mela stregata”, avente ad oggetto alcuni fertilizzanti prodotti dalla mia cliente, trasmetto comunicato al fine di garantire il diritto di replica, con preghiera di dare massima visibilità allo stesso.
Ancora una volta la nostra azienda prima ancora che in tribunale, si deve difendere da un attacco mediatico diffamatorio che, a seguito delle iniziative intraprese dalla Procura della Repubblica di Cagliari su infondate segnalazioni di Federbio, trova ulteriore sostegno in quella stampa che preferisce fare ricorso a toni scandalistici, violando il principio etico e deontologico che obbliga ad ascoltare preliminarmente tutte la parti in causa.
Ribadiamo che i prodotti oggetto dl indagine sono dei fertilizzanti regolarmente iscritti, totalmente naturali e privi di sostanze tossiche o pericolose per la salute umana e per l’ambiente.
Questo é garantito dalle analisi certificate eseguite su ogni lotto di materia prima che acquistiamo. Inoltre va ricordato che i prodotti a base di Sophora Flavescens sono regolarmente impiegati e autorizzati, in agricoltura e non solo, in tutta Europa e nel resto del mondo. Lo stesso sequestro eseguito per ordine della Procura della Repubblica ha, infatti, natura probatoria ed è finalizzato ad accertare l’eventuale nocività — ad oggi solo supposta. E sicuramente a tale scopo sarebbe stato più che sufficiente il primo sequestro. L’operazione di vera e propria disinformazione cui assistiamo basiti, rischia di produrre come unico risultato l’eliminazione dal mercato di un’azienda che dà lavoro a tante persone e che ha sempre operato con serietà e correttezza, nel rispetto delle leggi e con costante attenzione alla salute del consumatore finale e al rispetto dell’ambiente.
Nella nostra personale vicenda possiamo leggere, con amarezza, alcune delle innumerevoli ragioni per cui tanti imprenditori decidono di non investire nel Nostro Paese. Restiamo fiduciosi nell’operato della Magistratura, confidando in una rapida soluzione della vicenda.
Distinti saluti
Studio legale Rella