A seguito delle positive notizie diffuse ieri da FCA, questa mattina l’azienda ha incontrato a San Nicola di Melfi le organizzazioni sindacali e le Rsa firmatarie del CCSL, comunicando che, già dal prossimo lunedì, si farà ricorso a 300 lavoratori interinali, già selezionati e a 100 lavoratori in distacco dallo stabilimento di Cassino. La Cigs è ufficialmente chiusa al 31 dicembre 2014 e si lavorerà su 3 turni. Al momento vengono prodotte 364 vetture per turno tra Jeep e 500X, oltre a 380 Punto.
Previste tre giornate di lavoro straordinario per sabato 17, 24 e 31 gennaio e sarà utilizzata per la produzione anche la mezz’ora di mensa di fine turno lavorativo, per cui i lavoratori usufruiranno di 8 ore di stipendio più la mezz’ora di mensa, portando a casa mezz’ora di paga in più al giorno.
“Il giudizio su quanto sta accadendo sul territorio lucano non può che essere ampiamente positivo e non fa che premiare la lungimiranza di un sindacato partecipativo come la Fismic”, commenta il Segretario Generale della Fismic Basilicata Tonino Zenga. La svolta produttiva di FCA ha un sapore storico e una portata decisamente nazionale. D’altronde la Fismic Basilicata lo aveva già previsto organizzando un convegno a novembre a Melfi proprio sulla ripartenza di FCA. Oggi più che mai quella previsione si avvera: la Fiat riparte dal Sud e rilancia la Sata di Melfi, come punta di diamante di tutta la regione Basilicata. Dopo la fusione con Chrysler e l’investimento di oltre un miliardo di euro per la produzione dei due nuovi modelli Jeep Renegade e 500X, arrivano i frutti di un lavoro ben più lungo e complesso.
Oggi le risposte arrivano, i volumi produttivi sono in aumento e ciò permetterà l’inserimento, già dalla prossima settimana, e per i prossimi mesi, di oltre 1500 lavoratori. Rientrano così al lavoro tutti i 5916 dipendenti dello stabilimento Sata.
Ribadisce la sua soddisfazione il Segretario Generale della Fismic Basilicata, che da tempo sostiene la necessità di una nuova politica industriale, che la Fismic è pronta a supportare nel momento in cui crea concrete opportunità di lavoro, di crescita e di sviluppo economico per il territorio lucano e per tutto il Sud Italia.