
“Sangalli Vetro Manfredonia S.p.A.”, intende attuare un piano industriale che prevede un drastico ridimensionamento occupazionale e produttivo dello stabilimento di Manfredonia, che occupa circa 400 lavoratori tra diretti e indotto, e il relativo trasferimento di attività industriali e logistiche presso la fabbrica di “Sangalli Vetro Porto Nogaro S.p.A.”. Queste attività industriali e logistiche non potranno in ogni caso esserci a causa della connessione dei due siti, per cui il fermo delle produzioni di Manfredonia non consentirà l’attività produttiva di Porto Nogaro.
La “vertenza Sangalli”, nella sua drammaticità, può divenire un caso significativo di lotta comune Nord-Sud in difesa dell’occupazione. È questa la posizione del Comune di Manfredonia che, attraverso la riflessione del sindaco Angelo Riccardi, prova a dare una lettura più ampia, nazionale, al caso che sta sconvolgendo la vita di centinaia di lavoratori. “La drammaticità deriva dal fatto che la vertenza Sangalli Vetro Manfredonia S.p.A. – spiegano in una nota -, si svolge in un territorio la cui situazione socio-economica desta profonda preoccupazione a causa della crisi che ha il volto della desertificazione produttiva. Per le inesorabili chiusure di aziende, con conseguente aumento perdurante della disoccupazione, soprattutto giovanile, una parte della popolazione vive condizioni di disagio e di sofferenza, che diviene ogni giorno più insostenibile. La ‘vertenza Sangalli’ può divenire anche caso significativo se, di fronte alla crisi occupazionale che interessa anche il Nord, mettiamo da parte i particolarismi regionali. Per superare la grave crisi economica che investe non soltanto il Mezzogiorno ma l’intero Paese, è necessario dispiegare il comune impegno nel realizzare un programma che veda uniti Nord e Sud nel promuovere la cultura dello sviluppo, della responsabilità e della solidarietà. In tale prospettiva, in questa vertenza, per un intervento in difesa dei livelli occupazionali, abbiamo sollecitato le massime cariche dello Stato ed i rappresentanti regionali, ivi compresa la Presidente della Regione Friuli Venezia Giulia, perché convinti della necessità di un fronte comune che superi i regionalismi e pervenga alla consapevolezza dello sviluppo come questione nazionale di fronte alla quale nessuno può sentirsi escluso o disinteressato”.
L’auspicio del sindaco Riccardi è che “all’incontro convocato per il giorno 7 gennaio 2015, presso il Ministero dello Sviluppo Economico, a cui sono stati invitati anche i parlamentari del territorio, si trovi una soluzione alla vertenza, anziché l’ennesimo rinvio che esaspererebbe ulteriormente la situazione, divenuta ormai incontrollabile dopo mesi di lotte da parte delle maestranze”.