Capitanata in ritardo sulle norme anti-amianto. La denuncia del segretario Feneal-Uil, Juri Galasso

“Siamo pronti ad intraprendere qualsiasi iniziativa utile, anche controlli a sorpresa, per verificare che nei cantieri della Capitanata siano rispettate le norme per la messa in sicurezza e lo smaltimento di amianto”.

“Siamo pronti ad intraprendere qualsiasi iniziativa utile, anche controlli a sorpresa, per verificare che nei cantieri della Capitanata siano rispettate le norme per la messa in sicurezza e lo smaltimento di amianto”. Considerazioni del segretario provinciale della Feneal-Uil, Juri Galasso sui rischi connessi all’esposizione sui luoghi di lavoro alla cosiddetta “fibra-killer”.

“Pur essendo passati 22 anni dall’entrata in vigore della legge 257/92, l’amianto causa ogni anno in Italia 4mila vittime. Segno che poco è stato fatto per smaltirlo e per arginarne l’impatto sanitario. Secondo una ricerca effettuata dalla Regione Puglia con uno speciale sistema di riprese, si evince che nel 2012 la quantità di amianto presente nella provincia di Foggia era pari al 19,90 %. Foggia è quindi la terza provincia della regione con un’alta percentuale di amianto, preceduta da Lecce (20,01 %) e da Bari (28,95 %). E, ovviamente, il comparto edile non fa eccezione in questa non certo lusinghiera classifica”, afferma il segretario provinciale di Feneal-Uil. 

Pochi comuni aderiscono al Piano regionale amianto 

Pochi sono i comuni della Capitanata che hanno aderito alla campagna regionale “Puglia Eternit Free”, fatto ancora “più grave se si considera che il Piano regionale amianto indica la necessità di un censimento obbligatorio delle aree urbane, industriali e agricole per individuare quelle a rischio o già contaminate. Siamo in forte ritardo rispetto alla normativa regionale”. Non mancano casi nella nostra provincia noti per la presenza di amianto, da Villaggio Artigiani, Poligrafico, tratturo Foggia-Incoronata, Consorzio di Bonifica, Officina Grandi Riparazioni, Manfredonia (area ex Enichem), circondario lucerino, discariche abusive nei pressi di Ordona e Poggio Imperiale, casi ad Apricena.    

Priorità: sicurezza nei cantieri 

Rispetto al quadro generale Galasso  ritiene che il comparto edile non faccia eccezione. “Tanti operai giorno per giorno sono sottoposti agli effetti a lungo termine di un’esposizione alle fibre di amianto. E se i rischi che si corrono sono ben noti, non si può dire che gli interventi per sanare la situazione siano pronti e risoluti. La sicurezza nei cantieri, la salute degli operai, sono la nostra priorità. Per questo chiediamo agli enti pubblici (Regione, Provincia, Comune) e ai privati di portare a termine quanto prima gli adempimenti previsti dal Piano Regionale Amianto. E ribadiamo di essere pronti anche a controlli tempestivi nei luoghi di lavoro per verificare che sia fatto quanto necessario per garantire ambienti finalmente liberi dalla presenza di amianto”. 

La proposta del comitato di controllo 

Il segretario lancia una proposta: “Nei prossimi mesi la Feneal-Uil sarà protagonista del lancio di  un comitato interassociativo per il controllo, la  vigilanza e la tutela ambientale. Chiederemo a tutte le associazioni di aderire.  Attraverso il contributo attivo e le segnalazioni di lavoratori, operai e associazioni, intendiamo monitorare e rimarcare  all’opinione pubblica tutti i casi in cui ci sono effettivi rischi per l’ambiente e per la salute e porre in essere tutto quello che si può e si deve fare per avviare il problema a soluzione”.