Abbandonati e degradati. Sono gli impianti sportivi foggiani, ormai considerati una spesa non più sostenibile. Permane una situazione infelice in vari punti della città che nessuna amministrazione comunale è stata in grado di risolvere. Nonostante una legge regionale che disciplina le modalità di affidamento delle strutture sportive di proprietà pubblica, a Foggia nulla sembra muoversi. Ma andiamo a dare un’occhiata ad alcuni degli impianti in questione partendo dai campi da tennis in viale Virgilio.
Viale Virgilio, ex circolo vigili urbani
In questo caso, la proprietà appartiene alla Regione Puglia. I due campi da tennis che dovevano intrattenere i vigili urbani cittadini sono, da oltre dieci anni la struttura, abbandonati e avvolti dalle erbacce. Nel 2010, il rilancio della struttura venne affidato all’Acli ma i mancati finanziamenti da Bari bloccarono sul nascere il progetto di valorizzazione dell’ex circolo. Ma passiamo agli impianti comunali.
Via Almirante
A due passi dalla sede del Coni di Foggia c’è un impianto composto da campo da tennis, campo da calcetto, spogliatoi e persino un chioschetto che doveva essere destinato al bar. Tutto però è rigorosamente abbandonato. Mai utilizzato. Pare persino che nei locali adibiti a spogliatoio bazzichi un abusivo. Siamo in piena Macchia Gialla, una zona nella quale i residenti potrebbero ben sfruttare quei campetti e invece anche qui solo rifiuti, erbacce e recinzioni divelte.
Via Ilaria Alpi
A circa 500 metri dai campetti di via Almirante sorge un campo di calcio a 5 in terra battuta. Il paradosso non è tanto la vicinanza tra i due spazi sportivi quanto nel fatto che quello di via Ilaria Alpi è stato realizzato e ora gestito dai residenti della zona. Incredibile ma vero, un impianto “fai da te” quando a due passi ce ne sarebbe uno del comune con tanto di spogliatoi e bar.
Zona Eurospin
Proprio accanto al supermercato in zona Macchia Gialla, ecco un piccolo impianto con campo da tennis e campo da calcetto in erba sintetica. La struttura è tenuta bene ed è gestita dalla “Gioventù Calcio Foggia”, peccato però che quest’ultima abbia ottenuto l’affidamento senza bando di gara, nonostante le richieste di altre due associazioni. Insomma, in questo caso la struttura è ok ma i criteri di affidamento non corrispondono alla legge regionale.
Via Miranda
Una bella “doppietta” alle spalle del centro commerciale, a due passi dalla sede della Confcommercio. Da un lato della strada un campo da calcetto (senza porte) e uno da tennis abbandonati e con le recinzioni divelte per il gioco “abusivo” dei ragazzi della zona, dall’altra una “Ludoteca”. Sull’insegna leggiamo: “Consorzio Nuova Urbanistica Foggia – La Mongolfiera Centro Ludico Sportivo”. L’impianto risale all’era Agostinacchio, poco dopo la metà degli anni ’90. All’interno della ludoteca si notano due locali e un piccolo anfiteatro. È tutto ben curato, pulito e circondato dalle piante. L’anfiteatro è inutilizzato da sempre. In pratica si costruiscono impianti ma poi nessuno ne usufruisce. E sono passati quasi 20 anni.
Parco San Felice
Il campetto da tennis è sempre lì, senza recinzioni, senza rete e senza un perché. Sprofondato nelle erbacce e vandalizzato. Qualche anno fa un bando dei “Bollenti Spiriti” aveva destinato circa 700mila euro a una serie di interventi riguardanti luoghi della cultura e spazi fruibili. Tra questi il Teatro Mediterraneo e, appunto, Parco San Felice. Ma quei soldi, con un utilizzo all’acqua di rose, vennero sfruttati per adeguare i soli locali dell’impianto di viale Fortore. Zero euro al “povero” Parco.
Via Forcella (traversa via San Severo)
Il campetto da calcetto su cemento di via Forcella nella zona di via San Severo è ben tenuto e utilizzato dai residenti. Oltre al campo da gioco c’è un locale con reception e spogliatoi. La gestione è affidata alla scuola calcio del Coni. Unica pecca, la poca cura degli spazi attigui all’impianto. Chi ottiene l’affidamento di una struttura sportiva dovrebbe garantire maggiore attenzione a tutto ciò che lo circonda invece nella zona ci sono rifiuti e i cestini dell’immondizia sono stati divelti.
Mosca bianca
Un modello positivo c’è. Si trova in via San Severo, proprio di fianco alla “Unieuro”. La struttura, composta da un ampio locale, un campo da calcetto in erba sintetica e un campo da pallacanestro, è in affidamento alla US Acli. L’associazione pensa a tutto, dalla pratica sportiva alla cura del verde presente a due passi dai campetti. Anche la recinzione, composta da cestini per le piante, è installata dai membri dell’associazione che tengono viva e funzionante tutta l’area nei pressi del centro commerciale. Ne giovano i residenti del quartiere con un buon ritorno sociale. L’area è frequentata anche dai bambini che possono passare del tempo nel piccolo parco giochi presente in zona. E l’estate si organizzano persino dei campi scuola.
Attorno alla questione dell’impiantistica sportiva sembra aleggiare una vera e propria “nebulosa”. L’assenza di bandi di gara, il mancato rispetto delle disposizioni regionali e altre negligenze. Basta pensare che per alcuni impianti non si trova traccia degli atti che ne autorizzano l’affidamento e, se per pochi ne viene fatto buon uso con ritorno sociale, come per una struttura sportiva di via Jarussi, per altri c’è una fruizione a solo scopo di lucro. Eppure la Regione, nell’ultima legge emanata sull’argomento, promuove lo sport come veicolo per migliorare gli stili di vita e vincere l’obesità. Inoltre non ci sono vincoli per l’affidamento di impianti pubblici a soggetti privati, l’importante è che si garantisca un ritorno sociale. Ma allora è così difficile per il Comune di Foggia disporre l’affidamento pro tempore delle strutture alle associazioni sportive? Non potrebbe essere una soluzione tampone in attesa che qualcuno si decida ad emanare un bando ad evidenza pubblica?
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