“Don Michele De Paolis è stato un protagonista assoluto della vita comunitaria. E non solo a Foggia, come testimoniano le sue battaglie al fianco di Gino Strada per Emergency e le sue azioni nel delicatissimo campo dell’assistenza ai tossicodipendenti, agli immigrati e ai giovani e giovanissimi a rischio di devianza”. Questo il messaggio di cordoglio della piddina, Colomba Mongiello per la scomparsa del fondatore di Emmaus.
“Ha saputo inventare e rendere vitale un modello di cooperazione e collaborazione tra uguali – ha detto -, affiancando nell’impegno al servizio della sofferenza gente della più varia estrazione sociale e culturale. Lo ha fatto amando le donne e gli uomini ed avendo grande rispetto della terra, coltivata con la cura riservata ad un giardino fiorito. Le sue pionieristiche battaglie per le produzioni biologiche, l’equa remunerazione ai produttori, l’agricoltura sociale e civica raccontano di un uomo saldamente radicato in questa terra e proprio per questo dotato di una visione terzomondista e pacificamente rivoluzionaria. Il caro don Michele ha proseguito il cammino che altri grandi uomini della Capitanata hanno intrapreso per ottenere più equità e giustizia a vantaggio di tutti. Ora è nostro compito proseguire”.
Il sindaco di Foggia Franco Landella ha ricordato così De Paolis: “La città di Foggia non perde solo un grande uomo ed un grande sacerdote, ma una guida spirituale per tantissime persone e una figura a cui il capoluogo dauno sarà sempre grato per l’infaticabile lavoro svolto in tutti gli anni della sua missione pastorale”. Con queste parole Landella ricorda don Michele, un grande uomo che dal 1978 ha operato in città. “L’impegno in favore dei giovani e degli emarginati è stato il tratto distintivo dell’opera instancabile di don Michele De Paolis nei confronti della comunità foggiana. Negli anni abbiamo conosciuto ed apprezzato le iniziative portate avanti con la comunità Emmaus, che oggi rappresenta un patrimonio di inestimabile valore umano e spirituale per il nostro territorio. Auspico che lo spirito di iniziativa di don Michele possa ancora albergare in ognuno di noi, affinché il suo insegnamento non vada disperso”.
Il Presidente della Fondazione Banca del Monte di Foggia, Saverio Russo, ha espresso il più profondo cordoglio per la scomparsa di don Michele De Paolis. “E’ scomparso un testimone vivo ed operante del Vangelo”, scrive il presidente della Fondazione, “un grande “costruttore” di comunità, un missionario a tutto tondo, prima in America latina, poi nelle “Indie di qua” delle periferie, del disagio sociale, delle nuove povertà di una difficile città del Sud. Dal Sacro Cuore al Candelaro, ai prefabbricati di Emmaus, al villaggio che poi vi è sorto, alla sua ultima creatura, il villaggio don Bosco, la sua azione operosa non è stata mai solo “caritatevole”, ma si è accompagnata, da un lato, alla denuncia delle cause della povertà, dall’altra alla costruzione di percorsi di reinserimento, di autonomia dei nostri fratelli più poveri e più deboli”.
“La Fondazione Banca del Monte di Foggia, che ha sostenuto alcune sue iniziative”, conclude il presidente Russo, “si impegna a stare vicina, anche nei prossimi anni, alla Comunità di Emmaus, certa che il seme del suo esempio produrrà nuovi testimoni del Vangelo dei poveri e degli umili. Il chicco di grano, consegnato alla terra come le sue spoglie mortali, produrrà sicuramente nuove robuste spighe. Don Michele, ora siamo tristi e non riusciamo a trattenere le lacrime, ma la tua parola, le tue opere, il tuo sorriso ci accompagneranno sempre e ci conforteranno”.