la nostra inchiesta).
“Emerge, innanzitutto, la sfiducia dei nostri ragazzi in questo strumento di promozione dell’occupazione giovanile, giacché nelle province che sono più avanti con il lavoro preparatorio (Brindisi e Foggia) circa il 50% dei candidati non si è presentato al colloquio – continua Bordo – Evidentemente non sono chiare le finalità della partecipazione a questo programma e tanti ragazzi, anche per questa ragione, non sono nelle condizioni di comprendere se questo strumento offre una reale opportunità di lavoro ed in quali settori. Spero che l’avvio dei bandi per le imprese contribuisca a migliorare la situazione, rendendo più chiaro il contesto economico ed occupazionale in cui operare. Su questo programma l’Italia e l’Europa investiranno 1,5 miliardi di euro di qui al 2020 – conclude Michele Bordo – Perdere anche questa opportunità sarebbe un disastro”.