“Il fallimento della Stazione Unica Appaltante è lo specchio di una governance territoriale largamente insensibile al tema della trasparenza amministrativa e indifferente ai vantaggi economici che ne deriverebbero a vantaggio della comunità amministrata”. E’ il commento di Tommaso Pasqua, responsabile Enti locali della Segreteria provinciale del PD foggiano, alle dichiarazioni rilasciate dalla prefetto nell’audizione alla Commissione parlamentare d’inchiesta sulle intimidazioni ad amministratori locali e pubblicate ieri su l’Immediato.
“La sfortunata coincidenza della crisi della Provincia con l’avvio di questo utile strumento di gestione ha certamente giocato a sfavore del suo successo – continua Pasqua – ma è innegabile il dato di fondo della mancata adesione del 90% dei Comuni della Capitanata. Immagino ci siano, in alcuni di questi, modelli operativi virtuosi che i sindaci hanno ritenuto opportuno non dismettere; ma sempre più spesso scarseggiano le competenze tecniche, soprattutto nei centri più piccoli, e sono maggiori le pressioni esterne, anche illegittime e criminali. Fatte salve le buone prassi, scegliere di non aderire alla Stazione Unica Appaltante è una forma di irresponsabilità amministrativa e inquietante accondiscendenza ad un sistema deviato di relazioni tra pubblico e privato. Invito i sindaci ed i consiglieri comunali della Capitanata, a partire da quelli del Partito Democratico, a svolgere un supplemento di riflessione su questo tema e a farsi promotori del più efficace utilizzo delle norme sulle Unioni dei Comuni, tra cui quelle relative appunto alla Stazione Unica Appaltante. Il 12 ottobre sarà eletto il presidente della Provincia e, sperando sia Francesco Miglio, sarà suo compito rianimare questo strumento di gestione utilizzando al meglio le capacità e le qualità della politica. Quelle che sono state mortificate – conclude Tommaso Pasqua – dall’irresponsabile scelta del commissariamento perseguita dalla destra anche al costo di provocare il fallimento di esperimenti come la Stazione Unica Appaltante”.