Il contratto tra Aipa e Comune per la riscossione delle imposte non esiste più essendo cambiato il quadro normativo. Imu, Tarsu, Tasi: dal 2012 a oggi tutto è cambiato, il contratto no. Sulle modalità di versamento all’articolo 6 si prevedeva, nel caso di modifiche legislative e tariffarie “di rivedere l’aggio entro 60 giorni e il minimo garantito al fine di ricostituire il precedente equilibrio contrattuale”.
Giuseppe Mainiero, consigliere comunale di Fratelli d’Italia al comune di Foggia, lo analizza, lo contesta, articoli alla mano, e presenta un esposto alla Procura della Repubblica “al fine di attivare i necessari controlli ed attivare le misure ritenute opportune”.
Nella conferenza stampa di stamattina Mainiero ha illustrato quanto ritiene “illegittimo”: “Il Comune di Foggia non ha mai provveduto ad affidare ad Aipa s.p.a. i nuovi tributi Tares, Tari, Tasi, ed Imu e ciò rileva l’assenza di qualsiasi titolo idoneo a giustificare il maneggio e l’appropriazione del denaro pubblico oggetto di riscossione”.
Le contestazioni riguardano gli anni 2012-2014. “Dalla lettura della rendicontazione dei prospetti consegnati al comune emerge, per l’anno 2013, che la società ha maneggiato e trattenuto il prezzo dell’appalto anche sulle attività riscossive dell’Imu”. Si tratta di quattro milioni di euro, una “piccola parte” degli importi che continuano a essere riscossi “a danno delle casse comunali”. E’ in corso in queste ore la giunta comunale ed è possibile che si riveda il contratto dopo la sollecitazione del consigliere di Fdi.