La direzione provinciale del Pd ha ufficializzato la candidatura di Francesco Miglio, sindaco di San Severo, a candidato presidente del centrosinistra per le prossime provinciali. All’incontro, in qualità di segretario regionale, ha partecipato Michele Emiliano, che da tempo sostiene la proposta. In lista su Foggia Pasquale Russo, come preannunciato dal coordinamento cittadino quest’estate, da Orta Nova Calvio, da Ascoli Denaro, La Torre da Manfredonia, da Volturino Antonio Santacroce. Dunque anche esponenti dei piccoli comuni che, in un primo momento, avevano tentato una propria candidatura temendo una sottorappresentanza nella ruota del “voto ponderato”. Una lista per l’assessore Leo Di Gioia, un’altra per i socialisti. L’Udc di Angelo Cera ha confermato a l’Immediato l’opzione per Miglio. Non è stata trovata un’ alternativa, e molto probabilmente non esisteva. Sulla carta, dicono nel partito stesso, i numeri potrebbero favorire il centrodestra anche per la vittoria foggiana, conquistata per poco meno di 400 voti. Il tema della sconfitta e del rapporto con la gente che, forse, “non li ha capiti”, è stato discusso per la prima volta in pubblico davanti alla platea ristretta della festa dell’Unità cominciata ieri sera.
La kermesse prosegue fino a domenica, gli esponenti nazionali – Matteo Orfini, Ivan Scalfarotto, Walter Tocci – arrivano domani. Chiude Michele Emiliano, insieme ai vertici cittadini e provinciali, sul tema delle Regionali: altri dieci anni di buon governo in Puglia, questa la linea dell’incontro. Nello stesso giorno, le donne del Pd di Capitanata organizzano un incontro su tematiche di genere e sulla legge regionale firmata da Elena Gentile. Una festa nel ruolo di opposizione dopo 10 anni di governo a Foggia. Tradotto nel dibattito sul palco vuol dire, tra le altre cose, l’attacco a chi governa sui 28milioni del salva-enti: “Ora si gloriano dei soldi che contestavano, loro volevano il dissesto” e sulle aliquote “al massimo”, allora come oggi in tema di tasse e imposte. Augusto Marasco, in platea ma in giro per la piazza, elegante, sorridente, motivato per il primo buon esito del ricorso contro le elezioni di giugno, la butta lì: “Io in lista per le provinciali? Se si rivota al Comune si rivota anche alla Provincia”. Aspetta le carte per il bilancio di previsione 2014, entro il 30 settembre si dovrebbe tenere il consiglio comunale e venti giorni prima gli atti dovrebbero essere pronti, almeno in teoria. Sul palco ci sono Rauseo, Russo, De Pellegrino e Piemontese. A loro l’arduo compito di dare “passione e partecipazione” ad una festa che, ricordano i veterani del partito, una volta si svolgeva in villa comunale. Peppino D’Urso s’interroga sul modo di coinvolgere più gente “perché non serve farla tra noi, nel rispetto del lavoro di organizzatori e volontari di cui sono orgoglioso”. Il progetto dei consigli circoscrizionali andrà in porto, assicurano, “a costo zero per preservare il territorio dal punto di vista sociale e culturale, il Pd ha un progetto in una città che vive un forte disagio sociale”.