“Non si può rimanere a casa, immobili, dopo che oltre 900 cittadini ti hanno dato fiducia alle Comunali…”. Per questo Massimiliano Di Fonso, sindacalista dell’Usppi e candidato alle ultime elezioni nella lista “Udc” ha deciso di coinvolgere i “delusi” in una sorta di Consiglio comunale ombra. Del resto, sono loro stessi a definirlo in questo modo: “Siamo circa 30 consiglieri comunali non eletti – ci viene spiegato -, tra i quali ci sono nomi di indiscusso valore, giovani e meno giovani, che hanno messo la faccia per dare una mano alla città”. Tra questi, oltre a Di Fonso che ha fatto partire l’iniziativa, Fabio Conticelli, Antonio Rizzi, Micky Sepalone e Alessandra Saponaro.
Ognuno avrà una propria “delega”, determinata sulla base della conoscenza di alcune aree della città. Sì perché prioritarie – nella scaletta delle intenzioni di quest’assise creativa – sono le periferie: “La volontà del Consiglio comunale ombra – spiega Massimiliano Di Fonso a l’Immediato – è quella di creare risposte, indirizzi diversi, ed iniziative e programmi che siano di suggerimento, ma in alcuni casi anche alternativi, alla Giunta Landella. Dagli incontri, che saranno periodici a scadenza quindicinale, scaturiranno proposte, indirizzi e suggerimenti da sottoporre al Consiglio e al sindaco di Foggia. Saremo un organo attento a ciò che accadrà nel Palazzo e, soprattutto, a ciò che avviene quotidianamente nelle periferie, nelle strade, e nella vita dei foggiani”. Non è casuale che la prima riunione, programmata per metà settembre, avverrà con molta probabilità nel quartiere “Candelaro”, uno dei più problematici della città. In quell’occasione verrà eletto anche il “sindaco ombra”, “una persona competente e presentabile”, precisano. “Abbiamo l’obbligo morale di essere presenti in una città che fa sempre più fatica ad emergere, a svoltare positivamente rispetto alle continue notizie di cronaca nera – conclude Di Fonso -. Con i nostri voti – tantissimi – non possiamo rimanere con le mani in mano, ma dobbiamo assumerci la responsabilità e l’impegno della risposta, con i fatti, a chi ci ha dato fiducia”.