Nel 2014 i depuratori della provincia di Foggia sono stati messi sotto controllo dai militari del comando provinciale dei carabinieri e dalla Capitaneria di Porto di Mafredonia (con l’ausilio dei tecnici Aspa del Dipartimento di Foggia). Durante le operazioni di censimento e controllo degli scarichi autorizzati e non, sono stati eseguiti 8 controlli presso diversi impianti depurativi pubblici situati in Capitanata, nei quali spesso si è potuto riscontrare delle anomalie delle determinazioni analitiche quali valori alterati relativi alla richiesta di ossigeno nelle acque di depurazione oltre alla presenza di metalli, tracce di inquinamento dovuto a sostanze di origine fecali. Di conseguenza, sono state elevate 9 sanzioni amministrative per violazioni al testo unico “Ambiente” (di cui al Decreto Legislativo numero 152/2006).
L’attività è partita da uno strumento di indagine fornito dal comando generale delle Capitanerie di Porto: il telerilevamento, da cui scaturiscono anomalie termiche, fonte di indizi circa presunti inquinamenti. Da ultimo, nella prima settimana di agosto, con intento di consolidare le indagini in corso sulla qualità delle acque che si riversano nei principali torrenti e corsi d’acqua collegati a loro volta al mare, il comando generale del corpo delle Capitanerie di Porto ha inviato sul posto un nucleo di specialisti con l’impiego di un laboratorio ambientale mobile, che hanno effettuato diversi campionamenti di acqua di mare, dolce e reflua per l’esecuzione di analisi chimico-fisiche e microbiologiche. Particolari criticità sono state evidenziate a carico di alcuni depuratori privati esistenti lungo la riviera sud di Manfredonia, antistanti la foce del torrente Candelaro, relativamente alla presenza di valori elevati di fosfati e nitriti. In merito a questi ultimi la loro presenza risulta essere indicatrice di inquinamento ed è frequente in molti composti chimici quali detersivi domestici ed industriali, fertilizzanti. Le attività di repressione in materia di tutela dell’ambiente marino, poste in essere dalla Guardia Costiera congiuntamente al Comando Provinciale Carabinieri di Foggia, continueranno ancora con maggiore incisività, tenendo presente che la salubrità delle acque e la tutela della salute dei cittadini da qualsivoglia forma di inquinamento rappresentano beni da preservare