E’ filato liscio il Consiglio comunale, l’ultimo prima delle ferie, per quanto riguarda la costituzione delle varie commissioni, quelle consiliari permanenti in primis, pur con degli emendamenti. Il punto più controverso sul quale l’opposizione ha abbandonato l’aula – e che è passato coi soli voti della maggioranza-, è quello sul “regolamento degli indirizzi per la nomina, revoca e designazione dei rappresentanti del Comune presso enti esterni”.
Un cda per le società partecipate dal Comune
E’ passato il terzo punto della delibera che prevede la possibilità, nelle società totalmente partecipate dal Comune, che l’organo di amministrazione sia rappresentato da un amministratore unico o da un consiglio di amministrazione composto da tre membri. Nella precedente amministrazione il cda era stato spazzato via, pur con molte polemiche dentro la stessa maggioranza, e si è passati all’amministratore unico. Il costo complessivo dell’operazione rimane invariato spalmando i compensi. Sergio Clemente (Pd) nell’introdurre la discussione, ha precisato: “Apprezziamo la disponibilità al dialogo della maggioranza ma questo accapo è molto importante, voi potete decidere ma la minoranza può dare un suo contributo”. La pausa per discutere non ha composto le divergenze. “Il nocciolo della questione – secondo Rosario Cusmai eletto nelle lista di Leo Di Gioia- non è il costo invariato ma il ritorno della politica, proprio la causa della loro distruzione”.
Commissioni e competenze
Costituite anche le commissioni elettorali e quelle consiliari permanenti. Se si fosse andati in aula già con i nomi della commissione regolamenti e modifiche – una delle pregiudiziali poste da Augusto Marasco nella scorsa seduta – si sarebbe risparmiato tempo. In ogni caso la variazione del numero di consiglieri da 40 a 32 ha reso necessario un ripensamento non solo dei componenti delle stesse, ma anche delle loro competenze.
Per questo è stato chiesto di stralciare la parte che, nella prima commissione, inseriva il punto inerente lo statuto e i regolamenti consiliari. Tale commissione già esiste con delibera della scorsa amministrazione, nel prossimo consiglio si dovranno individuare i nomi. Dopo la prima sospensione, è passato l’emendamento proposto da Marasco che l’aveva già definita “propedeutica a tutto il resto”. Le commissioni sono 4 per 8 componenti, 5 di maggioranza e tre di minoranza (in appendice i nomi, ndr).
In campagna elettorale l’attuale sindaco ha molto insistito sul discorso delle attività produttive, dunque Marasco ha ritenuti “insufficiente” la definizione “Territorio” per la seconda commissione. “Tenere fuori le attività produttive dalla pianificazione territoriale non è giusto. Inoltre, oggi non si parla più di urbanistica ma di ambiente e territorio. Mancano riferimenti al parco dell’Incoronata, che deve avere una sua gestione autonoma, e al cimitero, per il quale serve rivedere il project financing”. Una novità assoluta nell’orizzonte del centrosinistra che ha approvato quel progetto – seppur con una serie di ricorsi da parte dei privati – e che non è mai passato in consiglio comunale ma solo attraverso le delibere di giunta. Approvati anche questi emendamenti, sono state inserite tra le competenze delle commissioni consiliari anche le borgate rurali, l’edilizia scolastica e l’Area vasta.
L’opposizione e il Pd
Tutti presenti in aula tranne l consiglieri Vigiano (maggioranza) e Di Gioia (minoranza). Il nome del capogruppo del Pd non è stato ancora designato ufficialmente perché “a breve si terrà un incontro con la segreteria”, ha precisato Pasquale Russo. Civatiano doc, come Italo Pontone – primo dei non eletti che ha avviato un ricorso contro il collega del Pd De Pellegrino – come il segretario cittadino Mariano Rauseo e come l’eurodeputato Elena Gentile, non sarà molto probabilmente lui il capogruppo in consiglio. Forse toccherà a Sergio Clemente (che qualche ora dopo il colloquio con Russo è stato nominato capogruppo Pd, ndr) renziano come De Pellegrino, anche consigliere regionale, e tra più suffragati non solo del suo partito ma di Foggia. Augusto Marasco, insieme a Marcello Sciagura, rappresenta in aula la sua lista ‘Il Pane e le rose’. In sintonia con Pd o in autonomia? “E’ un po’ autonomo, non conosce ancora le regole della politica”, dice il suo collega Russo. Oggi in aula è intervenuto su ogni punto, con precisione. Compatta nell’abbandono dell’aula sulla questione delle municipalizzate, la minoranza si sta rodando sul campo, capigruppo a parte.
I nomi nelle commissioni consiliari
Affari generali ed economia:
Pertosa, Ursitti, Splendido, Fusco, Mari (maggioranza). De Pellegrino, Iaccarrino, Cusmai (minoranza)
Bilancio:
La Torre, Verile, De Martino, De Martino, Mainiero (maggioranza). Di Gioia, Sciagura, Miranda.
Ambiente e Territorio:
De Rosa, Di Pasqua, Cataneo, Longo, Fiore (maggioranza). Russo, Marasco, Rizzi.
Socio-culturale:
Grilli, Rignanese, Vigiano, Ventura, Perdonò (maggioranza). Cassitti, Buonarota, Clemente.