Nel primo semestre del 2014 si registra a Foggia un ulteriore pesante calo di ore lavorate in edilizia rispetto al 2013, che pure era stato l’anno del minimo storico. A certificarlo in una nota è la Cassa Edile di Capitanata che sta procedendo alla liquidazione degli accantonamenti nei confronti dei lavoratori aventi diritto. “In tale occasione – si spiega nella nota – vengono rilevati, da parte dell’Osservatorio statistico dell’Ente, i dati relativi all’andamento congiunturale per il primo semestre dell’annata 2014”.
“Il 2014 prosegue nella tendenza pesantemente negativa che già aveva caratterizzato l’ultimo quinquennio – scrive la Cassa Edile foggiana – In particolare, l’analisi delle denunce presentate mostra una flessione, nei mesi che vanno da ottobre 2013 a marzo 2014, di oltre 350mila ore lavorate, il 13,5% in meno rispetto allo stesso semestre dell’annualità precedente, che pure aveva segnato il minimo storico dal dopoguerra”.
“Alla mancanza di lavoro, peraltro – scrive ancora l’Ente – vanno ad aggiungersi altri problemi che rendono il quadro ancora più fosco: l’aumento delle insolvenze da parte delle imprese, che causano l’impossibilità, per molti operai che pure hanno lavorato, di ricevere le legittime spettanze salariali e la recrudescenza di fenomeni evasivi ed elusivi, che minacciano di far saltare irrimediabilmente le regole della legalità e della libera e leale concorrenza, distruggendo quel minimo di tessuto imprenditoriale che ancora, faticosamente, tenta di resistere alla crisi”.