Prima disamina della proposta di legge in materia di riduzione delle esposizioni alla radioattività naturale da gas radon in III e V commissione del Consiglio regionale, riunite in seduta congiunta. Il radon è presente naturalmente nelle rocce, specialmente quelle di origine vulcanica, e può emergere in superficie attraverso microfratture del materiale. Il gas tende, quindi, ad accumularsi in ambienti chiusi quali miniere o edifici privi di adeguato ricambio di aria, con conseguente pericolo di radioattività.
Ai lavori ha partecipato il direttore generale dell’Arpa Puglia Giorgio Assennato che ha fatto il punto sull’attività svolta dall’agenzia al riguardo e ha riportato il parere dell’Istituto Superiore di sanità sulla pdl pugliese, fermo rimanendo che la protezione del radon nelle abitazioni e nei luoghi di lavoro è stata inserita in una Direttiva dell’Unione europea del 5 dicembre 2013 che, a sua volta, sostituisce cinque direttive precedenti.
La nuova direttiva estende notevolmente la protezione nei luoghi di lavoro e per la prima volta la prevede anche nelle abitazioni. In precedenza per queste ultime sussisteva solo una raccomandazione, peraltro non recepita dalla legislazione italiana.
La normativa regionale che sarà elaborata in merito, quindi, dovrà inserirsi in questo contesto. In tale ottica avranno luogo successivamente le audizioni con gli organismi interessati e sarà costituito un gruppo di lavoro che si occuperà specificatamente della questione.