Una settimana di “cultura felix” al Santa Chiara, per la regia di Mauro Palma

“Una volta spenti i riflettori, dobbiamo cominciare a pensare come questa struttura debba guardare il futuro di questa città”. È affidata a Mauro Palma, in passato gestore del cinema Falso Movimento, la direzione artistica del contenitore culturale inaugurato ieri a Foggia. Sarà lui a coordinare e programmare l’attività dell’Auditorium Santa Chiara restituito alla città dalla Fondazione Apulia Felix. Un avvenimento celebrato con una settimana ricca di iniziative culturali…

“Una volta spenti i riflettori, dobbiamo cominciare a pensare come questa struttura debba guardare il futuro di questa città”. È affidata a Mauro Palma, in passato gestore del cinema Falso Movimento, la direzione artistica del contenitore culturale inaugurato ieri a Foggia. Sarà lui a coordinare e programmare l’attività dell’Auditorium Santa Chiara restituito alla città dalla Fondazione Apulia Felix. Un avvenimento celebrato con una settimana ricca di iniziative culturali, tra rappresentazioni teatrali, concerti, proiezioni cinematografiche, incontri e reading letterari, al via domenica prossima e anticipata dall’appuntamento odierno (ore 19,00), realizzato in collaborazione con la Fondazione Banca del Monte di Foggia, con il giornalista, scrittore e storico Paolo Mieli, che presenterà il suo ultimo saggio “I conti con la storia” (Rizzoli 2013).

Si chiama “Cultura Felix- le arti in festa” la rassegna che animerà il nuovo contenitore culturale del centro storico fino al prossimo 14 giugno. Ad inaugurare la settimana culturale, l’incontro in programma dopodomani (ore 18.00), con il giornalista e scrittore Federico Rampini, che presenterà i suoi ultimi successi editoriali: “La Via maestra-conversazione con Giorgio Napolitano” (Mondadori 2013), “Banchieri. Storie del nuovo banditismo globale” (Mondadori 2013), “La trappola dell’austerity. Perché l’ideologia del rigore blocca la ripresa” (Laterza 2014). L’incontro, condotto dal giornalista Enrico Ciccarelli, sarà accompagnato da interventi musicali dei maestri Gianna Fratta (pianoforte) e Dino De Palma (violino). Il 9 giugno, poi (ore 21.00), l’Auditorium ospiterà il concerto “Mani, archi e fili di perle” della cantautrice romana Pilar, accompagnata da Federico Ferrandina alla chitarra e Andrea Colella al contrabbasso. Martedì prossimo (ore 21.00) sul palco del Santa Chiara, a cura dell’onlus il “Vangelo della Vita”, la compagnia Allegri Ostinati, porterà in scena L’Orso di Anton Cechov (con Michele Cristanziano, Cinzia di Gioia e Raffaele Manna). L’11 giugno protagonista della serata sarà il cinema, con la proiezione del film (ore 21.00), ambientato nel territorio di Capitanata, “La legge”, di Jules Dassin (1958), tratto dal romanzo di Roger Vailland con Gina Lollobrigida e Marcello Mastroianni. Ospite d’onore il filmaker Ferruccio Castronuovo. Il giorno dopo sarà la volta del concerto dei “Controverso Trio Meets” con Cinzia Tedesco, accompagnata da Antonio Tosques (chitarra), Alessandro Galati (organo e pianoforte) e Pierluigi Villani (batteria). Anche la serata di venerdì 13 giugno è all’insegna della musica, con la band foggiana di Gianni Pellegrini che presenta il disco “Ferlizze” (ed. Alfamusic-Roma). A chiudere la rassegna la compagnia “Il Cerchio di Gesso” che presenta “La magia dei sogni” (ore 18.00), portando in scena spettacoli teatrali dedicati ai bambini.

Sarà il tempio del teatro e del cinema, con spettacoli adeguati al volume del contenitore, ma “di elevato livello culturale”. “La prima cosa che faremo è lavorare sul territorio, per valorizzare i nostri ragazzi, i nostri autori, cominciando dal teatro, mostre e reading, fino al cinema”, fa sapere il direttore artistico dell’Auditorium Santa Chiara, che può contare sull’apporto artistico e creativo, oltre che del Falso Movimento, anche dell’Oda Teatro, di Dino De Palma e Gianni Pellegrini. “Abbiamo una storia ben complessa riguardo al cinema che è un po’ dimenticata. Apriremo questa stagione proprio facendo un passo indietro. Avevamo concluso con il Falso Movimento con un film che si chiamava Fino all’ultimo respiro e ricominciamo con quella stessa linea temporale cinematografica, con un percorso che si diramerà in più direzioni, ma che sarà anche intrecciato con il teatro e la musica. Lavoreremo sul territorio, per rivalutare i nostri autori e registi, ma ci apriremo anche fuori, con uno sguardo al futuro, con metodi innovativi nella programmazione, con l’aspirazione a scoprire il nuovo. Faremo anche un teatro all’americana, alla Woody Allen, e andremo oltre nella selezione delle pellicole. Un salto di qualità si può fare, aprendoci ad esempio, alla cinematografia coreana, per proporre qualcosa che in Italia non arriva”. Non mancherà l’attenzione alle scuole, con laboratori teatrali e musicali riservati a docenti e studenti. “Aspettiamo anche degli input dalla città”, conclude Palma.