Il Pubblico ministero della Procura di Trani, Simona Serra, ha richiesto un “nuovo accertamento tecnico irripetibile” sul camion Scania e l’autorimorchio, la cui apertura l’8 maggio scorso provocò la morte di Pasquale Soldano, 44 anni di Torremaggiore, mentre scaricava fertilizzante nell’azienda “Ilsa Mediterraneo” nella zona Asi di Molfetta. Il pm che sta conducendo le indagini, conferirà lunedì prossimo l’incarico all’ingegnere meccanico Pasquale Maurelli, il quale dovrà esaminare il camion, con la partecipazione di eventuali periti di parte.
La decisione è arrivata ieri in seguito alla conferma dell’autopsia sul cadavere dell’operaio. Dalla ricostruzione del caso, e grazie agli accertamenti tecnici, è stato infatti esclusa l’ipotesi di malore, confermando quella dello schiacciamento da parte della sponda basculante. Di qui la necessità di capire se sia stato un guasto meccanico (apertura improvvisa o difettosa della sponda) all’origine dello stesso schiacciamento, tenuto conto che l’operaio era esperto oppure che la morte sia stata provocata da una distrazione della stessa vittima. Per la tragedia accaduta a Molfetta sono indagate 4 persone per omicidio colposo (LEGGI): Giovanni La Porta, titolare dell’azienda di autotrasporti foggiana alle cui dipendenze lavorava la vittima; Marco Sivero, responsabile dell’Ilsa di Molfetta; Paolo Girelli, amministratore unico dell’Ilsa Mediterraneo, che ha sede a Verona e Barbara Piona, dirigente della stessa società.