L’usura colpisce ancora. All’alba di oggi a Foggia, la polizia ha pizzicato Michele De Tinno, Matteo, Nardino e Luigi Matteo Piserchia. Operazione nata in esecuzione di un’ordinanza di custodia cautelare emessa dal Gip del Tribunale di Foggia su richiesta dei sostituti procuratori Rosa Pensa e Antonio Laronga. Sui quattro uomini pende l’accusa di usura ai danni di piccoli imprenditori.
L’operazione ha avuto origine da una complessa attività investigativa che ha portato alla luce il grave scenario del fenomeno usurario in provincia di Foggia. Sono state tracciate evidenti responsabilità a carico dei personaggi coinvolti nell’indagine, che si sono relazionati con numerose persone tra cui imprenditori in stato di bisogno, concedendo prestiti di denaro a tasso usurario.
Nel corso delle indagini è stato chiarito, in maniera dettagliata, come nelle logiche espansionistiche i quattro hanno influenzato sia il ramo imprenditoriale che quello delle piccole famiglie in difficoltà economiche.
Rintracciati nelle rispettive abitazioni, dopo gli adempimenti di rito, sono stati riportati a casa in regime degli arresti domiciliari a disposizione dell’autorità giudiziaria competente.