
Primo giorno di lezione al Centro di ricerche biomediche “Emanuele Altomare” dell’Università di Foggia, che da questa mattina ospita gli studenti di Medicina e Odontoiatria in quella che sostanzialmente è la loro prima sede dall’istituzione dei corsi di laurea in poi. Al debutto operativo della nuova struttura di via Napoli – il cui accesso, per adesso, avverrà ancora da viale Luigi Pinto, attraverso l’Azienda ospedaliero universitaria Ospedali Riuniti di Foggia – si sono presentati circa 450 studenti dei corsi di Medicina e Odontoiatria (in mattinata) e circa 1000 studenti iscritti ai corsi delle Professioni sanitarie (nel pomeriggio): al momento sono stati occupati due dei tre plessi della struttura, esattamente il primo e il terzo, mentre quello centrale – destinato ad ospitare laboratori di ricerca – verrà occupato entro la fine del prossimo autunno secondo la tabella indicata, agli stessi studenti, dal direttore del Dipartimento di Clinica Sperimentale, Lorenzo Lo Muzio, e dal direttore del Dipartimento di Scienze Mediche e Chirurgiche, Maria Pia Foschino, durante il sopralluogo inaugurale tenuto stamattina. Molto significativa la testimonianza rilasciata da una studentessa all’ultimo anno di Medicina, Serena De Nuzzo, che avendo condiviso insieme a molti colleghi i disagi derivanti dalle ubicazioni che hanno preceduto questo storico trasferimento, ha invitato “tutti gli studenti ad avere particolare cura di questa bellissima struttura, conseguita dall’Ateneo con enorme impegno e con l’impegno di notevoli risorse”. Un particolare ringraziamento, inoltre, ha espresso anche il rettore dell’Università di Foggia Maurizio Ricci a tutti coloro che “si sono impegnati per arrivare, nel più breve tempo possibile, al trasferimento presso la nuova struttura, che rappresenta per tutti gli studenti, segnatamente per quelli che frequentano i corsi di laurea di Medicina e Chirurgia, un traguardo e in qualche misura anche un premio alla loro pazienza, allo spirito di sacrificio e di adattamento mostrati in questi anni”.
Al sopralluogo inaugurale hanno preso parte anche le professoresse Luigia Trabace e Filomena Caiaffa, componenti del Presidio di qualità dell’Ateneo, che hanno esortato gli studenti a individuare eventuali correttivi da apportare alle sistemazioni logistiche individuate per queste prime ore di operatività del Centro di ricerche biomediche intitolato alla memoria del preside della Facoltà di Medicina, Emanuele Altomare, prematuramente scomparso diversi mesi fa. “Stiamo mettendo a punto tutte le sistemazioni e tutte le collocazioni, degli impiegati e degli studenti, evidente che qualcosa andrà corretto in corsa – hanno dichiarato i due direttori di Dipartimento, Foschino e Lo Muzio – ma fidiamo nella collaborazione di tutti, soprattutto in quella degli studenti a cui stiamo offrendo una opportunità molto importante di crescita: studiare in una struttura all’avanguardia, con dotazioni strumentali di tutto rispetto e con un intero corpo di fabbrica dedicato alla ricerca, deve rappresentare un elemento di soddisfazione per tutti. Innanzi tutto per loro, poiché tutto questo è stato messo innanzi tutto a loro disposizione”.