Nella “Banda degli onesti”, mitico film con Totò, Peppino De Filippo e Giacomo Furia, il principe della risata utilizzava le caldaie del condominio per custodire i pacchetti di banconote false che il celebre trio stampava nella tipografia “Lo Turco”. Difficilmente il 20enne cerignolano, Antonio Romano, disoccupato, ha mai visto le avventure del grande Totò ma la sua tecnica non è dissimile da quella del film comico datato 1956. Anche Romano infatti, utilizzava le caldaie del suo condominio ma per nascondere 260 grammi di cocaina.
I carabinieri lo monitoravano da tempo. Troppo strano quel via vai nei pressi del locale di caldaie. Talmente evidente da convincere i carabinieri ad agire. A quel punto è scattata la perquisizione nonostante le resistenze del giovane che sosteneva di non essere in possesso delle chiavi per l’accesso al locale caldaie. Nulla di più falso. Infatti, i militari dell’Arma hanno rinvenuto le chiavi nel garage del 20enne, nascoste tra alcuni attrezzi di lavoro. Giunti nel luogo dello spaccio, i carabinieri hanno ritrovato la polvere bianca e un bilancino di precisione marca Tanita. Il locale è stato presumibilmente scelto come deposito perchè il forte odore di gasolio celava quello della droga rendendo impossibile il ritrovamento della “bianca” da parte delle unità cinofile.
All’esito delle analisi, l’involucro di 260 grammi è risultato essere cocaina cloridrato pura al 41%. Gli altri due involucri ritrovati nelle caldaie contenevano invece bicarbonato e sale da cucina. Dal quantitativo di droga sequestrato si sarebbero potute ricavare 740 dosi. Il 20enne Antonio Romano è stato arrestato.