Strade dissestate, scarsa illuminazione e viabilità precaria. Problemi vecchi come il mondo a Foggia. Ad intervenire su questi temi è Nico Baratta, candidato nel centrosinistra per Realtà Italia con Augusto Marasco Sindaco.
“Si parla tanto del rilancio della zona ASI di Foggia – scrive Baratta -, senza poi soffermarsi sui piccoli problemi, quelli che ogni giorno minano la già labile produttività delle aziende presenti in quell’area. Problemi, sempre gli stessi, irrisolti da decenni, a volte messi a tacere con pezze temporanee. È giusto, anzi doveroso, che le istituzioni locali mettano in campo programmi di sviluppo economico. Peccato che il tempo passa e lo sviluppo cerca altre terre. Per quell’area son stati stanziati fondi europei, ora bloccati in Regione, che potrebbero alleviare i dolori di quella zona industriale, quella di Foggia. Si parla di milioni di euro che attendono progetti e con essi chi li deve sviluppare. In quell’area sorgeranno alcune infrastrutture importanti e strategiche per la Capitanata: il secondo casello autostradale, il polo intermodale, l’alta velocità ferroviaria, centri commerciali. Per ora c’è solo qualche mattone e tante parole”.
Ma per Baratta “lo sviluppo non ha bisogno solo di grandi opere, bensì anche di piccoli servizi funzionali e sicuri. Un’area industriale che si rispetti dovrebbe godere di una viabilità fluida, sicura, con segnaletiche funzionali. L’illuminazione delle strade è fondamentale. La zona ASI dovrebbe avere servizi di trasporto urbano ed extraurbano per tutte le aziende presenti, non solo per le due metalmeccaniche. Ci vorrebbe un servizio che garantisca il trasporto anche di dipendenti non turnisti. In un’area industriale dovrebbero primeggiare servizi di Pronto Soccorso, antincendio, anche un bar, e non quello del meretricio di donnine che “distraggono” automobilisti e autotrasportatori. L’accesso da Foggia della zona ASI (dalla ex Via Bari) è da decenni un imbuto, spesso protagonista di incidenti automobilistici pericolosi, anche mortali. Il ponte cosiddetto “cavalcaferrovia” urge manutenzione, è pieno di buche, ha le cerniere malridotte, è privo di ogni fondamentale struttura di sicurezza pedonale. Li c’è un limite di velocità di 10 km/h: quale auto riesce a transitare in salita e discesa con quella velocità?”
Problemi che, stando a Baratta, riguardano pure via Trinitapoli, altra via che in questi anni è stata macchiata dal sangue innocente di operai che si recavano al lavoro.