A Cerignola continua la bagarre dopo il duro botta e risposta di ieri tra Elena Gentile e Franco Metta sul presunto incontro tra Giannatempo e l’assessora. Nello scontro si inserisce Tommaso Sgarro del Pd che commenta: “Fa piacere constatare che nel suo comunicato di risposta ai rilievi di Elena Gentile, Franco Metta abbia derubricato a possibile scenario, personale pensiero, ipotesi concettuale ciò che, al contrario nel comizio di domenica scorsa, aveva descritto come cronaca dettagliata di un fatto realmente accaduto, vale a dire l’accordo segreto fra la stessa Elena e Antonio Giannatempo in vista delle amministrative e regionali del 2015, di fatto smentendo se stesso».
“Farebbe ancora più piacere se Metta traesse da questo infortunio una lezione di politica: non si possono sparare bugie sempre più grosse a fini di propaganda al ribasso, fatto salvo poi fare marcia indietro quando si viene scoperti. Si passa dalla demagogia alla bugia; questo non può che essere un grande favore fatto al PD. – spiega Sgarro-. Ove seguisse il nostro consiglio Metta non solo recupererebbe un po’ della credibilità perduta ma contribuirebbe allo sforzo che il PD sta facendo di alzare la qualità del confronto politico. Se il clima e la temperatura del confronto cambiano, noi ci stiamo. A partire dalla falsa e, diciamolo, oramai stucchevole tiritera polemica sulla democrazia interna al PD”.
Aggiunge il Segretario: “Se vogliamo dirla tutta e in termini di verità, c’è una bella differenza tra una lista monomandataria come quella di Metta e un Partito come il nostro, dove ci sono etica dei comportamenti e regole democratiche, e dove vi è lo strumento delle primarie per poter affermare le proprie idee, per rigenerare la classe politica, ed anche per competere per l’affermazione delle proprie ambizioni, non contro ma in concorso dialettico e democratico con gli altri competitori.E c’è una bella differenza fra un Partito come il PD, nel quale tutti possono liberamente esprimere le proprie idee e confrontarle con quelle degli altri (purché in maniera trasparente e senza complotti sotterranei e/o inciuci con altre formazioni politiche), e un movimento nel quale traspare con evidenza l’insofferenza di molti – per esempio riguardo all’ultima annessione/accordo politico- ma dove nessuno ha il coraggio di dirlo con chiarezza all’esterno per paura del capo. Insomma tutto alla luce del sole sì, ma sotto l’ombrellone. Per questo smettiamola. – conclude Sgarro- e confrontiamoci sui temi per la città”.