“Con profondo rammarico comunico che nella giornata di oggi sono stati accertati 7 nuovi casi di contagio da Coronavirus nel nostro Comune. Si tratta di un nuovo focolaio che vede coinvolti anche 5 cittadini appartenenti ad un nucleo familiare del Marocco residenti a Torremaggiore”. Lo dichiara il sindaco, Emilio Di Pumpo.
“È stata ricostruita la catena dei contagi – continua il giovane primo cittadino – sulla quale sono state disposte le verifiche necessarie a chiudere quanto prima la possibilità che il virus continui a diffondersi. Come possiamo notare. siamo ancora in piena emergenza, vi esorto dunque a tenere alto il livello di attenzione. Nel caso in cui i numeri relativi a nuovi contagi dovessero continuare ad aumentare, mi vedrò costretto a prendere nuovamente misure restrittive”.
In un post social successivo alla notizia, Di Pumpo si è rivolto così alla cittadinanza: “Mi sembra doveroso fare delle puntualizzazioni. Partiamo dal presupposto che l’idea che ‘la colpa è sempre dell’altro’ la dobbiamo abbandonare altrimenti non troveremo mai la soluzione ai problemi. Sono il primo ad essere convinto che Torremaggiore ha bisogno di aiuto in merito ai controlli ed è per questo che sto chiedendo rinforzi che spero di riuscire a ottenere. I controlli ci saranno, però voglio che ognuno diventi responsabile e che tutte le misure necessarie per tutelare noi stessi e gli altri vengano adottate”.
E ancora: “Gestori di locali, faccio appello al vostro senso di responsabilità e al rispetto delle regole che vi sono state imposte per ripartire in sicurezza. A breve ci incontreremo e ne discuteremo per collaborare insieme. Ai ragazzi, ai genitori, ai cittadini tutti: non lasciamo che siano gli altri a dirci come ci dobbiamo comportare! In presenza di altra gente, in posti affollati, nel luoghi al chiuso, nei locali, in giro in presenza di altre persone al di fuori del nostro nucleo familiare, indossiamo la mascherina. Possiamo non indossarla se siamo da soli, all’aria aperta e solo se siamo sicuri di non rappresentare nessun pericolo per gli altri. Altrimenti dobbiamo indossare la mascherina. Manteniamo la distanza di sicurezza e per favore, non facciamo feste che comportano affollamento e che possono mettere in pericolo persone che sono al di fuori del nostro nucleo familiare. Dobbiamo farlo tutti. Io per primo. Ora speriamo solo – conclude – che i casi restino circoscritti e che la catena si sia chiusa. E per favore non conta la nazionalità! Conta la responsabilità!”