Intervenendo ad un convegno internazionale sul tema intelligenza artificiale e scienze forensi, organizzato dal Dipartimento di Giurisprudenza dell’Università di Foggia, abbiamo avvicinato due dei relatori intervenuti. Il già presidente dell’ANM, Peppe Santalucia, e l’attuale segretario, Rocco Maruotti, quest’ultimo di origini foggiane, avendo radici a Sant’Agata di Puglia. “Quando mi invitano a Foggia, vengo sempre molto volentieri, l’estate vado sempre a Sant’Agata, il paese d’origine di mio padre e dei miei nonni, un posto che mi attrae molto e dove incontro gente straordinaria come i santagatesi che saluto affettuosamente”.
Foggia? “Eh, me lo chiedono sempre quando giro l’Italia per lavoro. Mi chiedono com’è la situazione. E io che ho vissuto per oltre venti anni qui e che sono in stretto contatto con i colleghi della procura, rispondo che la situazione è critica, un contesto che preoccupa con una criminalità molto attiva e spietata. La reazione delle forze dell’ordine e delle autorità giudiziarie è importante, in alcuni casi decisiva. Foggia nell’ultimo anno l’ho trovata più bella esteticamente, continuiamo su questa strada perchè il bello ingentilisce e rafforza la legalità”.
Non poteva mancare un cenno sulla riforma della giustizia. La separazione delle carriere è tra le priorità del Governo Meloni, ma per la maggioranza dei magistrati metterebbe a rischio i cittadini. E le tensioni non si placano. “C’è ancora una grande distanza – aggiunge Santalucia – su alcuni punti essenziali, ad iniziare dalla riforma costituzionale. Il parlamento è sovrano, ma lo sarà di più il popolo che sarà chiamato a decidere attraverso il referendum”.