Avevano trasformato alcuni locali nel centro storico di Trani in luoghi di prostituzione, coprendo l’attività dietro una falsa associazione culturale. Due persone, una donna di 30 anni e un uomo di 50, entrambi di Corato, sono finite agli arresti domiciliari con l’accusa di favoreggiamento e sfruttamento della prostituzione, su ordinanza del Gip del Tribunale di Trani, accogliendo la richiesta della Procura.
Pubblicità online e un via vai continuo
Le indagini, avviate grazie alle numerose segnalazioni di cittadini, hanno permesso agli agenti del Commissariato di Polizia di Trani di documentare un continuo afflusso di uomini nei locali sin dalle prime ore del mattino. Gli incontri venivano pubblicizzati su diversi siti di annunci per incontri, attirando una clientela ampia e costante.
L’uomo aveva stipulato il contratto di affitto dei locali ricorrendo a una pseudo associazione culturale, risultata del tutto fittizia, utile solo a mascherare la reale destinazione degli immobili.
Sequestrati denaro, documenti e un’arma
Durante le perquisizioni delegate dal pubblico ministero, i poliziotti hanno rinvenuto circa tremila euro in contanti, diversi dispositivi informatici, un’agenda con l’elenco degli appuntamenti e un fucile detenuto illegalmente dal cinquantenne. Per questo, oltre alla misura cautelare per i reati principali, l’uomo è stato arrestato in flagranza per detenzione abusiva di arma da sparo e ricettazione.
L’arresto è stato convalidato dall’autorità giudiziaria, che ha disposto la prosecuzione della misura cautelare. Gli immobili e il denaro rinvenuto sono stati posti sotto sequestro.
Indagini ancora in corso
La posizione dei due indagati resta ora al vaglio dell’autorità giudiziaria. Come previsto dalla legge, entrambi sono da considerarsi non colpevoli fino a sentenza definitiva. Intanto proseguono le indagini per ricostruire l’intero giro di affari collegato all’attività di sfruttamento e per accertare eventuali altre responsabilità.