Un invito alla responsabilità collettiva, alla cura del creato e alla solidarietà sociale. È il contenuto del messaggio rivolto da monsignor Giorgio Ferretti, vescovo di Foggia-Bovino, alla città, al termine della Via Crucis cittadina celebrata nella serata del 18 aprile in piazza XX Settembre.
“Ho sete”: il simbolismo evangelico e il richiamo alla crisi ambientale
Il vescovo ha preso spunto dal grido di Gesù sulla croce – “Ho sete!” – per introdurre una riflessione sull’attualità. Il riferimento simbolico è stato collegato alla crisi ambientale e alla gestione delle risorse idriche: “Gli uomini inquinano, tolgono l’acqua pulita dalla terra e la riempiono di rifiuti”. Un passaggio in cui il presule ha evidenziato la necessità di una maggiore attenzione verso l’agricoltura, definita elemento centrale per la sopravvivenza e lo sviluppo del territorio.
Una terra assetata anche di legalità e lavoro
Nel messaggio non è mancato un riferimento alle criticità sociali e occupazionali del territorio. “La nostra terra ha sete non solo di acqua. Ha sete di giustizia, di legalità, di lavoro”, ha affermato Ferretti, invitando la comunità a superare l’individualismo e a costruire un’alleanza per il bene collettivo.
Riferimenti alla fede come risposta alla solitudine
Monsignor Ferretti ha poi rivolto parole a chi vive situazioni di disagio, difficoltà economiche e preoccupazioni per il futuro. Il riferimento è stato alla figura di Cristo e al Vangelo, presentati come fonti di conforto, speranza e orientamento. Il vescovo ha richiamato la scena evangelica del costato trafitto, sottolineando il significato spirituale dell’“acqua della vita eterna”.
Benedizione alla città e ai suoi abitanti
Il messaggio si è concluso con una preghiera per la città di Foggia, per le famiglie, i malati, i detenuti e le persone lontane da casa. Il vescovo ha invocato la benedizione “sull’intera comunità, affinché sia sostenuta dalla grazia e dalla presenza del Signore”. Un discorso articolato, pronunciato davanti ai partecipanti alla celebrazione del Venerdì Santo, che ha unito temi religiosi e riflessioni civili.