Grande commozione per il tradizionale incontro tra l’Addolorata e il Cristo Morto in questo Venerdì Santo, per una processione dei Misteri a Foggia tornata ad essere un momento lungo e partecipato, con un nuovo percorso. Tutti presenti nell’amministrazione comunale, con la sindaca Maria Aida Episcopo, quasi tutta la sua giunta e gli eletti del campo largo.
Il messaggio dell’arcivescovo Giorgio Ferretti ha ricalcato quello affidato alle istituzioni.
L’acqua è un tema centrale: reale e concreto, ma anche figurato, metaforico, spirituale.
“La nostra terra non ha sete solo di acqua, ma di giustizia, di legalità, di lavoro. C’è bisogno di un’alleanza, nessuno dica: io penso per me.
Uniamoci sotto le croci di questa nostra Capitanata.
Perseguiamo con tenacia il bene comune, e faremo anche il bene dei nostri figli e dei nostri nipoti. Abbiamo bisogno dell’acqua che viene da Dio, dal suo costato”.
Acqua e sangue, ha detto nel suo messaggio. “Il sangue del sacrificio di Gesù redime il mondo, l’acqua è quella che sola ci disseta. Chi beve avrà di nuovo sete, ma chi si abbevera dell’acqua di Gesù non avrà più sete.
Fratello, tu che cerchi un senso, uno scopo per andare avanti: abbeverati all’acqua di Gesù.
Sorella, tu che hai una vita difficile, che sei preoccupata per i tuoi figli: abbeverati.
Mia giovane sorella, mio giovane fratello, che sei schiacciata, schiacciato dal peso del futuro: bevi dall’acqua di Gesù.
Da sotto la croce tutti gli dicono ‘salva te stesso’, ma Gesù è un amico fedele fino alla fine.
Le lacrime dell’Addolorata sono quell’acqua che ci benefica.
Benedici, Signore, con l’acqua preziosa che sgorga dal tuo costato trafitto, questa nostra terra”.