All’indomani degli attentati subiti da due esponenti politici del centrosinistra, nella città di Padre Pio torna il panico. Le voci di Masciale e Cisternino, la reazione del sindaco Barbano e le preoccupazioni dei cittadini.
“Non riesco ancora a capire il vile gesto subito – afferma ai nostri microfoni, Matteo Masciale, consigliere comunale di opposizione e segretario cittadino del PD -. Anche perché non ho mai ricevuto nessuna minaccia. Ma due attentati dolosi in meno di 24 ore devono far riflettere. Evidentemente siamo di fronte ad un sistema marcio che coinvolge la nostra città e che colpisce chi come noi esprime le proprie opinioni. Episodi incresciosi perSan Giovanni Rotondo, la città di San Pio, della pace e dell’accoglienza. È necessario che le forze dell’ordine e la magistratura facciano immediatamente luce su quello che è accaduto. I malfattori vanno assolutamente puniti”.
Prima a Masciale, il giorno dopo a Cisternino, il fondatore del movimento Popolare. “È evidente che la pista più attendibile è quella della matrice politica, anche perché tutto questo arriva in un momento preciso in cui sia io che Masciale, tra i principali animatori del centrosinistra, proviamo ad alzare il livello del dibattito politico, raffigurando alcuni temi rispetto ai quali l’attuale governo cittadino fa acqua da tutte le parti. Noi non ci arrendiamo, andremo avanti, ma evidentemente la nostra città non è più un luogo sicuro”.
Ma che succede a San Giovanni Rotondo? “È una domanda che ci stiamo ponendo tutti – aggiunge il sindaco Filippo Barbano -. Non è un momento bello per la città. Ci auguriamo che sia solo l’azione di qualche balordo che presto venga assicurato alla giustizia. Non vogliamo assolutamente pensare ad altro perchè San giovanni è una città che vive di certi valori e principi”. Intanto la gente è preoccupata, ha paura e chiede più presenza dello Stato.