Una nuova visita ispettiva per accendere i riflettori su una delle realtà più drammatiche del sistema carcerario italiano. Il prossimo 25 marzo 2025, la Camera Penale di Capitanata tornerà all’interno della Casa circondariale di Foggia, affiancata ancora una volta dall’associazione “Nessuno tocchi Caino”, con la partecipazione del segretario Sergio D’Elia, e da una delegazione dell’associazione radicale foggiana “Maria Teresa di Lascia”.
L’iniziativa si inserisce in un momento di estrema criticità per la struttura detentiva foggiana, che da anni soffre una condizione cronica di sovraffollamento, con un numero di detenuti che supera di quasi il 200% la capienza regolamentare. Una situazione che peggiora drasticamente le condizioni di vita all’interno dell’istituto, sia per i ristrettiche per il personale di polizia penitenziaria, costretto a operare in un contesto al limite del collasso.
Una lunga emergenza
A rendere ancora più drammatico il quadro, la recente morte di un detenuto avvenuta proprio all’interno del carcere di Foggia, appena due giorni fa. Si tratta del ventunesimo suicidio in carcere dall’inizio del 2025, una cifra che si inserisce nella scia dell’allarme già lanciato nel 2024, anno in cui si sono registrati 90 suicidi tra i detenuti e 7 tra gli agenti di polizia penitenziaria. Numeri che descrivono un’emergenza strutturale e umanitaria, alimentata da condizioni detentive sempre più incompatibili con i principi sanciti dalla Costituzione e dalla normativa europea in materia di diritti umani.
La richiesta di interventi urgenti
Con questa nuova visita, le realtà promotrici intendono rilanciare l’appello alle istituzioni affinché vengano adottate misure immediate per alleggerire la pressione sulla casa circondariale di Foggia e, più in generale, per riformare il sistema dell’esecuzione penale in Italia. “Non è più tollerabile – hanno fatto sapere gli organizzatori – che il carcere si trasformi in un luogo di abbandono e disperazione, lontano anni luce dalle finalità rieducative previste dalla legge”.
Conferenza stampa a fine visita
Al termine dell’ispezione, intorno alle 13.30, è previsto un punto stampa davanti all’ingresso della casa circondariale. Sarà l’occasione per condividere pubblicamente le condizioni riscontrate durante la visita e rinnovare l’invito alla politica e all’amministrazione penitenziaria a non voltarsi dall’altra parte.