Un progetto finanziato e pronto, ma ancora fermo al palo. Il Movimento 5 Stelle torna a puntare i riflettori sulla Cittadella della Giustizia di Foggia, chiedendo risposte chiare sul destino dell’infrastruttura attesa da anni e considerata un tassello cruciale nella lotta alla criminalità organizzata in Capitanata.
In una nota congiunta, firmata dall’europarlamentare Mario Furore, dal parlamentare e coordinatore regionale Leonardo Donno, dai parlamentari Marco Pellegrini, Carla Giuliano, Gisella Naturale, dalla consigliera regionale Rosa Barone e dagli eletti M5S al Comune di Foggia, il movimento esprime preoccupazione per lo stallo del progetto, sottolineando come da marzo 2023, quando il Comune di Foggia ha formalmente ceduto il diritto di superficie delle aree destinate all’opera, non siano stati compiuti passi concreti.
Un progetto nato nel 2018 e fermo nonostante il finanziamento
Secondo il M5S, la realizzazione della Cittadella della Giustizia è il frutto di una battaglia avviata già nel 2018, durante il primo governo Conte, quando il Ministero della Giustizia, guidato da Alfonso Bonafede, stanziò 70 milioni di euro per l’ampliamento e la realizzazione di infrastrutture giudiziarie a Foggia. Un intervento ritenuto indispensabile per colmare le carenze strutturali e garantire un sistema giudiziario efficiente in un territorio fortemente segnato dalla presenza delle mafie locali.
Nella nota, il Movimento rivendica anche l’istituzione della sede distaccata della DIA a Foggia nel 2020, il trasferimento stabile di magistrati della Direzione Distrettuale Antimafia di Bari sul territorio e il potenziamento del personale giudiziario. Tutte misure adottate per rafforzare la lotta alla criminalità foggiana, ma che oggi rischiano di restare isolate senza il completamento delle nuove infrastrutture.
“Ogni giorno perso favorisce la criminalità”
Il Movimento accusa l’attuale governo di mancanza di continuità nelle politiche per la sicurezza e la giustizia. “Ci saremmo aspettati che questo Governo, che a parole si dice attento alla sicurezza, desse finalmente il via alla realizzazione di un progetto già pronto e finanziato”, scrivono gli esponenti pentastellati.
A preoccupare è soprattutto il rischio che il Tribunale continui a operare in condizioni di emergenza, con magistrati e forze dell’ordine costretti a lavorare sotto stress e con risorse inadeguate. “Ogni giorno che passa è un regalo alla criminalità organizzata e comune, un affronto ai cittadini che chiedono sicurezza e meritano maggiore considerazione”, affermano gli esponenti del Movimento.
La battaglia continua
Il M5S assicura che continuerà a sollecitare il governo e le istituzioni competenti, per evitare che la Cittadella della Giustizia resti un’opera incompiuta. “La lotta alla mafia e alla criminalità non può conoscere stagioni o fasi alterne”, concludono i pentastellati, annunciando nuove iniziative politiche per riportare il tema al centro dell’agenda nazionale.