Una cinquantina di trattori, molto meno rispetto alle proteste dello scorso anno, si sono radunati sulla statale 16 nei pressi di Foggia per poi raggiungere il centro della città. La gran parte dei mezzi agricoli è giunta dalla vicina Lucera dove da alcuni giorni è attivo un presidio coordinato da Antonio De Rosa di Agricoltori Italiani Puglia. Le richieste sono sempre le stesse. “Non bastano i tavoli tecnici – ci racconta un agricoltore di Arpinova – vogliamo i fatti. I problemi no si risolvono e la politica non ci aiuta, sembra che ci remano tutti contro. Continuiamo a subire furti nelle nostre aziende, siamo costretti a dormire vicino al trattore altrimenti ce lo rubano. Poi la siccità, non abbiamo più acqua e nessuno pensa a costruire nuovi invasi. Senza parlare della svalutazione dei nostri prodotti che ci pagano a prezzi ridicoli. Ad oggi solo promesse che puntualmente svaniscono”.
Al raduno anche una giovane imprenditrice agricola di San Giovanni Rotondo. “Io non so più come coltivare i miei terreni. Non ho più l’acqua necessaria, e siamo ancora a gennaio. Non oso immaginare la prossima estate”. “L’Europa non può imporci cosa coltivare – aggiunge un altro agricoltore -. Troppi problemi stanno mettendo in ginocchio l’agricoltura faoggiana, e come se non bastassero, ci voleva pure il cambiamento climatico. Siamo davvero alle pezze”.