“Orgogliosi per quanto fatto fino ad oggi ma disperati perché non ci fanno fare nuove dighe. Così la crisi idrica non la risolveremo mai”. È il grido d’allarme lanciato da Anbi Puglia che ha scelto Foggia e la Capitanata per fare il punto della situazione su una problematica destinata a crescere non solo per il perdurare della siccità, ma anche per mancanza di infrastrutture.
“Due anni fa – spiega il presidente di ANBI Puglia, Giuseppe De Filippo – a causa delle abbondanti piogge siamo stati costretti a buttare a mare 150 milioni di metri cubi di acqua proprio perché non abbiamo invasi sufficienti. Siamo soddisfatti per aver appaltato circa 200 milioni di euro per il rifacimento delle infrastrutture esistenti, ma resta l’amaro in bocca per quello che non si riesce a fare per la scarsa coesione politica. Oggi se avessimo avuto altri invasi avremmo potuto conservare tanta acqua che purtroppo negli anni passati è finita in mare”.
Intanto c’è il progetto di una diga, quella di Palazzo d’Ascoli, sempre in Capitanata, nel Basso Tavoliere. “Importante per l’agricoltura di quella zona. 8 milioni di investimento, ma ci vorrà tempo”.