Una interpellanza urgente con risposta in Aula al sindaco di Foggia Episcopo in merito alla mancata attivazione della Stazione Unica Appaltante per l’indizione e gestione della procedura di gara finalizzata all’affidamento per i lavori di realizzazione dell’intervento riguardante l’adeguamento funzionale, strutturale, impiantistico, acustica, antincendio, abbattimento barriere architettoniche dell’Anfiteatro Mediterraneo, è stata presentata dai consiglieri comunali Claudio Amorese, Concetta Soragnese e Maurizio Accettulli (Fratelli d’Italia); Raffaele Di Mauro e Marco Pellegrino (Lista Di Mauro Sindaco) Pasquale Rignanese (Forza Italia) Franco Nunziante (Prima Foggia) e Gino Fusco (indipendente).
Attraverso l’interpellanza i consiglieri comunali chiedono: “i motivi per i quali è stato disatteso l’indirizzo del Consiglio comunale che impegnava l’amministrazione comunale alla SUA Provincia di Foggia per le procedure di affidamento lavori di importi superiori a 500.000,00 mila euro; come giustifica l’aggravio di costi a carico del Comune di Foggia e della collettività per la gestione di questa procedura di appalto di lavori; con quale criterio è stata individuata la Centrale di Committenza Invitalia per la gestione della procedura in oggetto; con quali fondi si intende sostenere le spese in favore di Invitalia non previste dal quadro economico aggiornato e non recuperabili da eventuali ribassi d’asta; per quale motivo il quadro economico aggiornato prevede le spese per la Stazione Unica Appaltante; quali provvedimenti intende mettere in atto per individuare le responsabilità per le mancanze ed i ritardi sopra rappresentati”.
“È stato disatteso – commentano dalla minoranza – l’indirizzo comunale anche alla luce della propaganda sulla Stazione Unica Appaltante come mezzo di trasparenza e legalità per la riduzione dei contenziosi e mezzo gratuito, cioè senza costi di adesione ma con costi di gestione percentuali agli importi delle gare. La sindaca Episcopo e la sua maggioranza avevano annunciato l’adesione alla Stazione Unica Appaltante come la panacea di tutti i mali e invece i buoni propositi sono stati ampiamente disattesi con aggravio di costi sui bilanci del Comune e sulla collettività come sperpero di denaro pubblico, sia per l’importo. sia perché si poteva procedere internamente alla struttura comunale risparmiando totalmente questi costi sia con la Stazione Unica Appaltante, con la quale avremmo speso molto meno ovvero 14.160 euro a fronte di 73.200 euro, senza dimenticare il rischio di perdere il finanziamento se non si firma il contratto entro la fine di gennaio. Una procedura nata male con ritardi e aumenti di costi per l’inerzia di questa Amministrazione e che rischia di finire molto peggio”, concludono i consiglieri comunali firmatari dell’interpellanza.