Un’inerzia amministrativa che potrebbe costare caro al Comune di Foggia. È quanto emerge dal provvedimento della giudice Giacoma Fanizza, che ha disposto il rinvio al 3 aprile 2025 dell’udienza relativa al fallimento della ex azienda speciale Amica Spa. La curatela fallimentare ha intentato una causa nei confronti del Comune, mettendo in gioco oltre 50 milioni di euro.
La giudice ha evidenziato come non sia pervenuta alcuna comunicazione dal Comune – nella persona della sindaca Maria Aida Tatiana Episcopo – sulle determinazioni per definire il complesso procedimento. Il tribunale ha anche sottolineato la necessità che la Pubblica Amministrazione agisca con atti formali, portati al vaglio della Giunta, che includano puntuali e circostanziate motivazioni scritte, sia in caso di rifiuto della proposta del giudice sia nella formulazione di una propria proposta definitoria.
Una mancanza di azione che, secondo il tribunale, rappresenta un rischio per la stabilità finanziaria dell’Ente. Se il Comune non riuscisse a trovare una soluzione, il peso economico della causa potrebbe compromettere i conti pubblici e aggravare ulteriormente una situazione già delicata.
Mainiero: “Pressappochismo e inadeguatezza”
A esprimere un giudizio severo sull’operato dell’amministrazione è il consigliere comunale di opposizione Giuseppe Mainiero, che non risparmia critiche alla sindaca Episcopo e alla sua Giunta. “La giudice ha certificato il tratto distintivo di questa amministrazione: l’inerzia amministrativa. Un fallimento su tutti i fronti, aggravato dal totale disinteresse verso una questione cruciale per la tenuta economica del Comune”, afferma Mainiero.
Secondo il consigliere, il contenzioso Amica non è una vicenda di poco conto. “”Stiamo parlando di oltre 50 milioni di euro. Una cifra che potrebbe mettere in ginocchio i conti dell’Ente. Eppure, la sindaca Episcopo si è limitata a ignorare il problema, senza adottare alcuna misura concreta per affrontarlo”.
Mainiero punta il dito contro la mancanza di trasparenza e competenza dell’amministrazione. “Tra selfie, polemiche e commenti sui social, la prima cittadina dimostra ogni giorno di non avere il polso della situazione. La giudice ha dovuto addirittura ricordarle formalmente quali sono i compiti dell’Amministrazione che dovrebbe guidare,” continua il consigliere.
“Ogni giorno a Palazzo di Città assistiamo a nuove dimostrazioni di pressappochismo e sciatteria politico-amministrativa. È ora che questi amministratori, che si dimostrano sempre più inadeguati, lascino il campo. Foggia non può permettersi ulteriori ritardi o errori”, conclude Mainiero.
Il contenzioso Amica si conferma un banco di prova cruciale per il futuro economico di Foggia, mentre il tempo stringe e le decisioni dell’amministrazione restano ancora in sospeso.