Un nuovo post sulla comunicazione della sindaca di Foggia, Maria Aida Episcopo da parte delle opposizioni. Questa volta è Giuseppe Mainiero a scagliarsi contro un provvedimento preso per equiparare lo stipendio del portavoce alla media nazionale. In fase di assunzione, infatti, il portavoce della sindaca aveva dovuto attendere molto e accettare un contratto, per via del Salva Enti, molto restrittivo.
Ecco cosa ha scritto l’oppositore del campo largo progressista.
È Natale. E la sindaca Maria Aida Tatiana Episcopo in sella alla renna distribuisce regali, ma non con i soldi suoi, ma con i soldi dei foggiani. Non alla Città, ovviamente. Ma ai suoi “amici”, cioè l’Ufficio di Staff che si è scelta ex art 90.
Ecco, cosa fa l’ottima sindaca con la sua Giunta del campo largo perbenista?
Il 20 dicembre approva una delibera con cui riconosce al proprio portavoce, oltre allo stipendio derivante dal suo inquadramento contrattuale, altri 5000 euro lordi all’anno “fuori sacco”.
Tutti gli anni, fino alla fine del mandato!!!
Un’indennità aggiunta “ad personam”, solo per il suo portavoce.
C’è scritto proprio così nella delibera.
Un “regalo” determinato “dalla temporaneità del rapporto di lavoro in corso” e “dal maggior impegno di tempo lavorativo che i dipendenti a tempo determinato svolgono presso l’Ufficio Staff del Sindaco, con orari anche fuori dall’ordinario”.
Peccato che lo staff firmi un contratto per fare esattamente questo.
Ergo, stanno pagati a norma di legge!
Mai ho letto motivazione così carente ed illogica!
Posto che un portavoce svolge le proprie funzioni praticamente H24, essendo la sua attività collegata alle esigenze dell’organo di vertice dell’Amministrazione (circostanza che avrebbe dovuto conoscere anche prima di accettare l’incarico) non si capisce perché a lui e soltanto a lui sia riconosciuta questa “indennità aggiuntiva” elargita con i soldi pubblici a titolo di “salario accessorio”.
Gli altri due componenti dell’Ufficio di Staff lavorano meno del portavoce? Lo stipendio del portavoce non è adeguato all’attività che svolge quotidianamente?
Non è dato sapere, perché la delibera non spiega nulla in proposito. E trattandosi di denaro dei cittadini sarebbe cosa buona e giusta – soprattutto per chi si riempie retoricamente la bocca con le parole “trasparenza”, “equità”, “serietà” – motivare queste decisioni in modo preciso, puntuale ed esplicito.
Vedremo se questo bel “regalo” natalizio sia o meno un atto legittimo sul piano amministrativo. Lo chiederemo ai Revisori dei Conti e alla Corte dei Conti, trasmettendo la delibera contenente il “dono ad personam”.
Intanto, mentre Foggia sprofonda nel baratro ogni giorno di più, il campo largo perbenista si preoccupa con grande solerzia degli “stretti” collaboratori della Sindaca pro-tempore.
È Natale per tutti, ma per chi fa parte del “cerchio magico” della Episcopo lo è ancora di più.
P.S.
Mai nessun Sindaco o commissario aveva in passato riconosciuto questo “salario accessorio” al suo portavoce, nemmeno Landella, e ho detto tutto!