Èstato lungo e convulso il Consiglio comunale di Foggia sul DUP (Documento Unico di Programmazione), che così come presentato appare estremamente burocratico e con pochissime novità per la comunità, senza slanci di cambiamento effettivo.
“Nemmeno una parola sulle acque reflue per una città dove ai quarti e quinti piani manca l’acqua pubblica”, ha denunciato Pasquale Cataneo. “Solo due righe sulle partecipate”, ha tuonato Giuseppe Mainiero. “Solo 4mila euro previsti per la missione Turismo”, ha rimarcato Claudio Amorese, evidenziando in maniera plastica come il documento fosse un copincolla poco tarato sugli obiettivi strategici.
Maggioranza e opposizione si sono trovati tutti d’accordo, con la spinta del capogruppo del Pd Lino Dell’Aquila nel garantire, a tempo debito, la stabilizzazione e l’internalizzazione ai 32 storici dipendenti della riscossione, oggi assunti con la Andreani il cui contratto scade tra due anni, ma che derivano dai tempi di Gema di Lanfranco Tavasci. “Si tratta di personale che ha dato l’anima per la città, che ha fatto riscuotere somme e che ha lavorato sempre per l’interesse di tutti. Non lo dico perché ho amici o parenti lì, non ne ho, ma 32 persone non possono rischiare di finire in mezzo la strada dopo i concorsi per istruttori contabili”, ha rimarcato il dem a l’Immediato.
Copiosa la discussione, giunta ad una bocciatura dell’emendamento, invece sull’ipotesi di internalizzare i servizi comunali, oggi esternalizzati e non realizzati con il massimo dell’efficienza. Sul tema Amiu sta per essere calenderizzato un consiglio monotematico.
“Il M5S è graniticamente dentro la maggioranza, vogliamo arricchire la maggioranza con la presentazione di emendamenti. Le Commissioni sono parte attiva delle amministrazioni”, ha spiegato Mario Dal Maso alle opposizioni.
“Il primo emendamento riguarda l’organizzazione di alcuni servizi che vengono in parte svolti dalle partecipate, alcuni da società global e altri da società private. Abbiamo avuto una serie di fallimenti fino al fallimento di Amica che hanno portato all’esternalizzazione del verde. Il contratto di Amica costava 19 milioni ma c’erano dentro il verde e altri servizi che Amiu non ha. Stesso è accaduto Foggia Servizi, oggi c’è una società che mette pezze per strada. 2 milioni ci costa il verde. Questo sistema di società global è inefficienti. La società dei tributi che solo oggi è Andreani palesa un contratto per una somministrazione di personale. Potremmo internalizzare tutti questi servizi riorganizzando il personale da non tenere in copia. Avere 5 uffici bilancio, cinque uffici stipendi è una cosa assurda, ma a Foggia è normale. Qui siccome paga il pubblico ci possiamo consentite di quintuplicare i costi”, ha rimarcato Mainiero.
Anche sulla sosta tariffata l’oppositore ha fatto le pulci al delegato Nicola Formica. “Non c’è stata una solo contestazione al concessionario, perché non la riportiamo all’interno di Ataf? Abbiamo un sacco di autisti non più inidonei ma nessuno gli ritira la patente. Questi inidonei potrebbero occuparsi alla sosta”. Nel pubblico anche alcuni sindacalisti del trasporto. I dipendenti Ataf attendono un adeguamento inflattivo più che giusto se si considera che il contratto di servizio è fermo ai primi anni novanta.
“Amiu è una società di cui ne deteniamo una partecipazione che oggi ha ancora un valore, non sappiamo cosa accadrà perché è investita da accertamenti sulla permeabilità delle infiltrazioni mafiose a Bari. Il Comune ha il diritto dovere di mettere fine alla partecipazione, abbiamo tutte le carte in regola per avviare gli aspetti finanziari. Nulla vieta di introdurre un indirizzo per avviare la fase di cessione di partecipazione e di avviare una società multiutulity. Evitiamo ogni forma di ambiguità. Risparmieremmo 5 milioni nella razionalizzazione delle partecipate”, è stata la certezza dell’ex candidato sindaco civico.
Forte è stata la reazione di Francesco Strippoli: “Come si può pensare che Am Service possa occuparsi di verde? Io stesso ho proposto un emendamento per la trasformazione in Spa. C’è qualcuno che si è letto l’informativa su Amiu Puglia? Le prime 10 pagine sono incentrate sul modello in affidamento in house che non è da considerarsi una alternativa alla gara pubblica europea. Am Service si può sviluppare ma nell’ambito della sua mission. Anche il personale dovrebbe andare a concorso, non è detto che venga assorbito tutto”.
“Diteci che cosa proponete? – è stata la domanda di Amorese -. L’unica cosa che avete scritto è la riproposizione del contratto di Amiu. Avrei voluto sentire proposte e proponete solo una iniziativa su Am Service che è di vostra espressione, con i pentastellati. Abbiamo fatto una proposta su Andreani e una serie di iniziative. Manca nella maggioranza l’iniziativa. Avviare una multiutulity non è una cosa da nulla. Noi vogliamo stare al tavolo con la maggioranza per decidere le sorti dei lavoratori e dei servizi. Lo faremo solo nell’interesse della città. Appigliarsi agli stilismi giudiziari non serve alla città”.
Articolato l’intervento del prof Nunzio Angiola. “La Multiservizi è un tema lungo e viene da lontano e ha sempre avuto grandi giustificazioni economiche aziendali ma non ha mai trovato soluzioni amministrative, per la scarsa volontà politica a cambiare le cose. Per portare avanti una soluzione di questo tipo ci vuole molto coraggio e competenza, requisiti che spesso negli ultimi 20 anni sono mancati. Ho lavorato ad un progetto di Multiservizi che aprirebbe economie di scala e un forte assorbimento dei costi fissi. Sono favorevole ad una Multiservizi, sono favorevole all’idea. Siamo in un Dup e si poteva scrivere come obiettivo strategico di mandato nel triennio che si appellasse ai principi di economia aziendale”.