È amareggiato Carlo Moretto, un signore foggiano che nei giorni scorsi ha vissuto momenti drammatici al Riuniti di Foggia per la perdita di un familiare. A l’Immediato, Moretto ha segnalato la vicenda, narrata da lui stesso sul proprio profilo Facebook: “Più che un episodio di mala sanità, sono a denunciare lo scandaloso comportamento posto in essere dal personale paramedico e medico, del reparto neurologia dell’azienda ospedaliera di Foggia – scrive -. Il fatto: la mattina del 4 novembre, alle ore 9.30, mia moglie, sua sorella e mio cognato, germano delle due, si rivolgevano al personale del suddetto reparto, affinché gli stessi potessero vedere il proprio congiunto (padre), ormai morente. Tra l’altro, mio cognato, aveva viaggiato tutta la notte, per l’estremo saluto, al proprio papà. Una infermiera, dopo aver negato l’accesso, si allontanava dicendo che avrebbe interessato il medico per una possibile autorizzazione. Fino alle ore 12,30 nessuna risposta, vale a dire fino all’ora di accesso per le visite ai pazienti. Un’assoluta vergogna sul piano etico-comportamentale”.
E aggiunge: “Una volta entrati, si presentava una situazione del tutto sconcertante ed avvilente. Infatti, il paziente (mio suocero), veniva trovato ormai deceduto, ma cosa ancor più grave, disteso nudo, con un pannolone che copriva le parti intime. Uno spettacolo agghiacciante che, sostanzialmente – a parere di Moretto -, dimostra due cose: il comportamento incivile della infermiera; l’aver negato al figlio di salutare per l’ultima volta il proprio genitore”. Poi conclude: “Sarebbe il caso che, nei confronti della infermiera responsabile si adottassero i provvedimenti di rito, finalizzati a comportamenti più civili e comunque rispettosi della dignità del cittadino”.