“L’etica e il comportamento vanno al di sopra di tutto. E non era colpa del presidente Canonico”. Così Eziolino Capuano a La Gazzetta dello Sport sul suo recente addio al Foggia. Il vulcanico tecnico, originario di Salerno, si era dimesso da allenatore del Foggia spiegando di non essere riuscito ad incidere. Ora è tornato sulla vicenda: “Quei tre nostri tifosi morti a Potenza mi hanno fatto sentire in colpa. Ho portato io i genitori all’obitorio a riconoscerli. Non me la sono sentita di continuare. Ho visto morire tre ragazzi che tifavano per la loro squadra e certi atteggiamenti non mi sono piaciuti”.
Adesso Capuano guarda avanti e attende una nuova chance, magari in Serie B: “Me lo merito. Chi prende Capuano sa che prende una persona seria. Alleno da 34 anni di fila, penso di avere dimostrato che l’uomo supera l’allenatore”.