I sindaci dei Comuni di Foggia, Manfredonia, San Severo, Cerignola, San Marco in Lamis, Lesina, Poggio Imperiale, Carpino e Carapelle esprimono profonda delusione e preoccupazione in merito agli esiti dell’incontro del 7 ottobre 2024, che ha riguardato il percorso per la realizzazione degli interventi finalizzati al “Superamento degli insediamenti abusivi per combattere lo sfruttamento dei lavoratori in agricoltura” e lo fanno con una comunicazione congiunta inviata al commissario straordinario in materia di superamento degli insediamenti abusivi e contro lo sfruttamento dei lavoratori in agricoltura e alla Struttura di Missione Pnrr.
Secondo i primi cittadini, il lavoro svolto dai Comuni per la strutturazione dei Piani di Azione Locale (PAL), redatti in conformità alle Linee Guida ministeriali, sembra essere vanificato dalle nuove direttive. Queste ultime, pur mirate a velocizzare la realizzazione delle soluzioni abitative, non affrontano adeguatamente il tema centrale dell’integrazione dei migranti. L’installazione di moduli prefabbricati rischia infatti di ridursi a un semplice trasferimento fisico dei ghetti, senza risolvere le problematiche strutturali e sociali che affliggono il territorio.
I PAL elaborati dai Comuni sono stati concepiti per rispondere alle esigenze specifiche di ciascun contesto, puntando non solo a fornire soluzioni abitative, ma anche a promuovere l’integrazione dei migranti nel tessuto sociale, attraverso la cooperazione tra istituzioni locali, organizzazioni sociali ed economiche e altri enti coinvolti. Questo approccio, secondo i sindaci, rappresenta l’unica via efficace per affrontare il fenomeno dello sfruttamento dei lavoratori agricoli e le complesse problematiche legate agli insediamenti abusivi.
La Provincia di Foggia, in particolare, è tra le più colpite da questo fenomeno, che porta con sé una serie di criticità in termini di sicurezza pubblica, degrado e sfruttamento. Gli insediamenti abusivi rappresentano un problema di ordine pubblico e un pericolo per l’incolumità degli stessi migranti, e la mancanza di un’azione tempestiva da parte del Governo rischia di esacerbare ulteriormente la situazione.
I sindaci ricordano che i Comuni di Capitanata hanno presentato i propri PAL entro il 10 gennaio 2023, in linea con il Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza (PNRR), ma denunciano ritardi inspiegabili che hanno finora bloccato la realizzazione degli interventi. A fronte della mancata sottoscrizione delle convenzioni necessarie con il Ministero del Lavoro, i progetti sono rimasti fermi per oltre un anno.
L’incontro del 7 ottobre ha portato alla proposta di modificare i PAL, introducendo moduli abitativi prefabbricati in sostituzione delle soluzioni originariamente previste. Questa scelta, tuttavia, è vista dai sindaci come una deviazione sostanziale rispetto agli obiettivi iniziali e rischia di compromettere il raggiungimento degli obiettivi prefissati.
I Comuni chiedono pertanto che i PAL vengano esaminati e approvati nella loro versione aggiornata, e che vengano concesse le proroghe necessarie per la realizzazione degli interventi. Inoltre, sollecitano un intervento più deciso da parte del Commissario Straordinario e una maggiore collaborazione tra i vari enti coinvolti, inclusa la Regione Puglia, per assicurare la sostenibilità finanziaria e operativa dei progetti.
Infine, i sindaci ribadiscono che la risoluzione delle problematiche legate agli insediamenti abusivi e allo sfruttamento dei lavoratori in agricoltura richiede un approccio integrato e sinergico. Solo così sarà possibile superare una piaga che grava pesantemente sulla Provincia di Foggia e su tutto il territorio di Capitanata.