“La nostra preoccupazione è per Foggia, che ha bisogno di risposte. La città deve rifiorire. Ricordo che appena insediata la sindaca Episcopo fece piantare fiori e alberi nelle aiuole e nelle fioriere. Tutto oggi è appassito, quella cura è diminuita col tempo, i vasi sono rimasti brutti, sporchi, malmessi, mal posizionati. L’isola pedonale, quando le attività chiudono, è al buio, è insicura. Sembrano cose apparentemente marginali, ma la città è come una casa, va curata. Sono un soggetto ottimista e spero che dopo un anno dall’elezione ci sia uno scatto di orgoglio e che si cominci davvero a fare qualcosa”.
È critico ma propositivo il coordinatore provinciale di Azione Matteo Iacovelli che promuove a pieni voti gli assessori in rappresentanza della lista Azione Tempi Nuovi, Daniela Patano e Lorenzo Frattarolo, che godono della fiducia della sindaca che “li ha presi sotto la sua ala protettiva”, ma esprime più di una perplessità su altre deleghe, in particolare i Lavori Pubblici.
Al momento un solo dirigente si occupa di tre importanti settori al Comune di Foggia, Ambiente, Urbanistica e Lavori Pubblici. La macchina amministrativa è in chiara difficoltà. L’architetta Licia Morra è l’unica funzionaria dell’Ufficio tecnico.
“L’ingegner Giuseppe Galasso è stato annunciato come il Messia – prosegue Iacovelli – doveva rivoluzionare la città, ma finora le cose sono andate diversamente. Quando ci sono le mani legate per questioni tecniche qualcuno le deve slegare, deve avere il coraggio di venire fuori sennò la macchina si blocca e si creano solo disservizi. Serve un minimo di arredo urbano. Forse occorrerebbe chiamare un urbanista”.
Iacovelli inoltre ha vissuto male le ultime nomine. “La sindaca è stata un po’ incoerente, nulla accade per caso, ha usato per me, che sono stato assessore nel secolo scorso, Gianni De Rosa e Micky de’ Finis un metro di giudizio che poi è venuto meno. Quando si doveva fare la Giunta lei chiese espressamente dei nomi che non erano già stati impegnati come assessori nella cosa pubblica. E noi accettammo ben volentieri di servire la città. Ma per i due esponenti del Pd questa regola non ha avuto valore. È trascorso un anno e non mi pare che Foggia abbia avuto quello scatto che ci si prefigurava. Non si possono prendere delle persone con una storia alle spalle e metterle da parte. Le persone hanno la loro dignità e vanno trattate con rispetto, ci sono rimasto male, non lo nego”.