Undici spettacoli, il teatro civile e la narrazione, le nevrosi del nostro tempo, una riflessione sul femminile, identità sociali, la vita e le sue domande. Versatile e con tanti nomi importanti la nuova stagione del Teatro Umberto Giordano, pensata insieme al Teatro Pubblico Pugliese che comincerà il 12 novembre per concludersi in aprile.
Massimo Lopez e Tullio Solenghi, Geppy Geijeses diretto da Marco Tullio Giordana ne “Il fu Mattia Pascal”, Filippo Timi in uno spiazzante Amleto, Angela Finocchiaro e Bruno Stori in Il Calamaro gigante, il teatro civile , di narrazione e denuncia di Domenico Iannaccone, Alessandro Haber con La coscienza di Zeno, Natalino Balasso e Michele Di Mauro diretti da Gabriele Russo con La grande magia, la danza con Equilibrio Dinamico Dance Company di Roberta Ferrara, Ambra Angiolini, Teatri di Bari, Flavio Insinna e Giulia Fiume.
Sono questi i nomi della prosa giordaniana a cui saranno aggiunte una stagione di musica col grande ritorno dopo 10 anni del maestro Gege’ Telesforo il 10 dicembre, una rassegna con il xoinvolgimento delle compagnie locali, confermato con il cartellone “Riprendiamoci la scena” di Libera e Anm.
A presentare la stagione in Sala Fedora insieme alla sindaca Maria Aida Episcopo e allassessora alla Cultura Alice Amatore anche il direttore del Teatro Pubblico Pugliese Sante Levante e la responsabile Giulia Delli Santi. Con loro la neo dirigente al ramo del Comune di Foggia Silvia Siciliano.
“Uno dei nostri obiettivi principali è di avvicinare il pubblico giovanile. Avremo dei laboratori di guida agli spettacoli per gli studenti delle scuole di secondo grado. Portare gli studenti con consapevolezza a teatro forma i cittadini. C’è un progetto per le periferie per diffondere il teatro in tutti gli angoli della città. Il teatro è motore di dialogo e di crescita della città”, ha detto Amatore. Sante Levante ha sottolineato come la stagione foggiana completi il caleidoscopio delle stagioni dei capoluoghi di provincia, si rinnova la collaborazione tra Comune e Tpp. “La scorsa stagione fu fatta velocemente, quasi alla cieca, quest’ anno c’è una impronta più tangibile dell’amministrazione che ha trovato nel Tpp un interlocutore credibile. L’attenzione per il territorio si evince sulla politica dei prezzi dei biglietti e dalle tematiche care a questa amministrazione.Storicamente Foggia risponde alle nostre sollecitazioni teatrali”.
Per anni il Giordano, dopo la sua riapertura e prima dello scioglimento per mafia e del Covid, è stato il teatro con il miglior sbigliettamento e i migliori incassi al botteghino del Consorzio.
“Il pubblico del Teatro Giordano è assetato di teatro e vuole vedere spettacoli che girano. Le scelte sono frutto del sentire i nostri abbonati e il pubblico che ama il teatro. È una stagione eterogenea. Abbiamo una esclusiva regionale con la Coscienza di Zeno con Haber. Ci sono moltissime regie inedite come quella di Marco Tullio Giordana e Paolo Genovese. C’è il teatro sociale con Oliva Denaro interpretata da Ambra Angiolini, uno spettacolo che ha riscosso un successo straordinario. Noi pensiamo che il teatro sia vita e miglioramento sociale. Filippo Timi torna a Foggia dopo tanti anni con Amleto con una drammaturgia comica”, ha commentato Delli Santi.
Entusiasta la sindaca che ha annunciato una mini rassegna di talk e altri eventi a cura della direttrice artistica in pectore Vladimir Luxuria. “Ci apriamo a presenze importanti e altolocate. Ci sarà una sezione dedicata al teatro antimafia, ci sarà una sezione musicale e jazz. Avremo il gospel natalizio con l’imponenza del teatro. Ci saranno talk e giovani impegnati che sono una linfa che si rigenera. Avremo un piano di abbonamenti calmierati che porta lo spettatore a fidelizzarsi. Anch’io credo che il teatro sia cattedra, ossia modello per la comunità. Il Giordano sarà protagonista anche l’11 novembre, data del 25esimo anniversario del crollo di Viale Giotto, non sarà uno spettacolo ma un momento intenso, di unione, riflessione, cordoglio, raccoglimento e preghiera per le famiglie”.
Le conclusioni sono state affidare alla dirigente Silvia Siciliano: “Da parte nostra ci impegneremo a sollecitare il pubblico per trovare nuove forme di finanziamenti per attivare dei percorsi di partecipazione al teatro. Se vogliamo una buona cittadinanza e una ottima democrazia occorre esplorare i percorsi di teatro dalla Grecia antica alle forme più moderne”.