Il pm Antonio Franzese ha chiesto il rinvio a giudizio di un manfredoniano di 65 anni accusato di atti persecutori e revenge porn (diffusione illecita di immagini/video sessualmente espliciti) ai danni di una concittadina con cui sostiene d’aver avuto in passato una relazione. L’udienza preliminare si svolgerà il 18 ottobre davanti al gup del Tribunale di Foggia Francesca Mannini.
L’imputato per questa vicenda fu arrestato dalla Polizia e posto ai domiciliari lo scorso 3 maggio; dopo una settimana venne rimesso in libertà con divieto di avvicinare la donna e obbligo di dimora in un centro della Bat dove si è trasferito da tempo.
“Il mio assistito respinge le accuse”, replica il difensore, l’avvocato Michele Guerra. “Siamo fiduciosi di dimostrare che non ha perseguitato la donna; se ha inviato dei video al marito e al fratello di lei non è certo ‘per recare nocumento alla parte offesa e procurarle il disprezzo della famiglia’ come contestato dal pm, ma unicamente per dimostrare ai familiari come stessero le cose e cioè d’aver avuto una relazione con la donna”.
I fatti contestati vanno dal giugno 2023 all’aprile 2024. È contestata l’aggravante “d’aver commesso il fatto con sistemi informatici o telematici ed essendo stato legato alla persona offesa da una relazione affettiva”. Analoga aggravante il pm la contesta anche in relazione all’accusa di stalking. A dare il via alle indagini fu la querela sporta dalla donna nel marzo scorso.