Ai titoli di coda Parcocittà, rete di associazioni che gestisce l’area dell’anfiteatro di Parco San Felice a Foggia, storicamente vicina all’ex assessore Peppino D’Urso, figura di rilievo del Pd locale. Ne dà notizia il gruppo di centrodestra in Consiglio comunale, all’opposizione rispetto alla Giunta Episcopo. “Parcocittà è abusivo. La dirigente Siciliano avvia la riconsegna del bene. In un anno perché la sindaca Episcopo e l’amministrazione non hanno disposto i dovuti controlli? – scrivono in esordio in un comunicato stampa -. Parcocittà è gestito abusivamente. Lo certifica la nuova dirigente alla Cultura in una nota con cui avvia l’iter per la riconsegna dell’immobile concesso in comodato d’uso all’interno di Parco San Felice, per ‘acclarato termine della durata concessione’. Semplicemente avevamo ragione! Abbiamo ripetutamente denunciato questa situazione di illegittimità, anche sulla base delle diffide di revoca dell’affidamento da parte del Responsabile dei Servizi Finanziari Dott. Di Cesare che ha evidenziato diverse inadempienze amministrative. Volture delle utenze non eseguite o solo parzialmente, sublocazione a terzi non consentita, contributi ricevuti senza titolo ed in elusione alla convenzione, elenco e rendicontazione delle attività mai effettuati. Un luogo definito presidio di legalità in cui tutti noi abbiamo creduto lodandone le iniziative ma gestito da anni illegittimamente. Anche in un recente passato si sono svolte numerose iniziative gestite da terzi ma senza autorizzazione. Attività svolte da numerose associazioni e attori del territorio che abbiamo in alcuni casi anche sostenuto e che si sono prodigati per la nostra città ignari però di una gestione poco trasparente e affidata a elettori di questa amministrazione. Ed è qui che bisogna concentrarsi in quanto, come diceva qualcuno… a pensar male si fa peccato ma a volte ci si azzecca… È così è stato”.
Poi alcuni quesiti: “Cosa ha fatto in un anno intero l’amministrazione? Perché non è stato attivato alcun controllo? Perché, dopo le numerose richieste di revoca dell’affidamento la sindaca e l’assessore alla Cultura hanno omesso ogni forma di controllo e non hanno fatto avviare il procedimento di revoca dell’utilizzo del bene? Numerose le omissioni in atti di ufficio che meritano una riflessione e l’avvio di una valutazione politica. Senza dimenticare che durante la campagna elettorale quel luogo è stato utilizzato per fini elettoralistici ed oggi siamo arrivati a questa situazione incresciosa grazie al centrosinistra e ai suoi interessi”.
E ancora: “In questo contesto riteniamo che l’amministrazione non sia più credibile. La trasparenza ed il vessillo della legalità tanto sbandierati si sono sciolti come neve al sole per non intralciare il cammino dei propri sostenitori. Come può una città fidarsi e affidarsi a chi intende la cosa pubblica come una questione privata!?! La sindaca Episcopo si assuma la responsabilità di questa incresciosa situazione e vi ponga rimedio attuando azioni rapide ed efficaci. Altresì senza indugio si liberi il bene scongiurando un utilizzo improprio della struttura garantendone il presidio e la vigilanza in attesa di deciderne le sorti attraverso un avviso pubblico. Continueremo a dare il nostro contributo per la crescita della città ma non siamo disponibili a sottacere queste gravi violazioni nella gestione della cosa pubblica e denunciamo atteggiamenti palesemente omissivi con cui si manifesta la legalità a corrente alternata a seconda del destinatario”.
Hanno firmato il comunicato i consiglieri Claudio Amorese, Raffaele di Mauro, Maurizio Accettulli, Franco Nunziante, Gino Fusco, Marco Pellegrino, Concetta Soragnese e Pasquale Rignanese.