“Non dimentichiamo Enrico, non va dimenticato assolutamente. Era per me un fraterno amico e nessuno ha ancora detto quanto fosse illuminato e capace”.
L’imprenditore confindustriale Eliseo Zanasi era profondamente commosso ai funerali del politico Enrico Santaniello celebrati nella parrocchia di Sant’ Antonio a Foggia. Secondo il presidente della associazione dell’aquila ogni qual volta Santaniello ha esercitato il suo ruolo istituzionale in politica è sempre stato efficace perché “entrava negli argomenti”.
“Lo conobbi quando si candidò la prima volta come consigliere regionale, era il 1995. Ci presentammo e nacque subito un rapporto di simpatia, un rapporto aperto”, ricorda Zanasi. “Enrico è stato un bel pezzo della mia storia associativa, per lui era importante la lealtà in politica come nei rapporti personali, era un uomo leale. E ha pagato un prezzo più alto di quello che si sarebbe meritato perché nel 2009, nella campagna elettorale per le comunali a Foggia, è stato tradito in casa, dal suo centrodestra. Oggi qualcuno era anche seduto tra i banchi della chiesa. Fu un progetto nefasto accettare quella candidatura”.
Nel 2009 gli edili furono quasi tutti accanto a Gianni Mongelli, che vinse al ballottaggio, ma per molti mesi il centrosinistra , rammenta il costruttore con diversificazioni turistiche, pensò proprio ad Eliseo Zanasi come proprio candidato sindaco. Lui rifiutò, il resto è storia recente.
“Enrico era un illuminato, abbiamo avuto momenti in cui per il territorio è stato un riferimento importante, fortissimo. Per i trasporti, l’urbanistica, ma anche per la sanità. Abbiamo perso un politico che sapeva leggere i processi, lui parlava con tutti. Il fatto che al suo funerale ci fossero così tanti imprenditori in maniera trasversale significa che in tanti gli devono molto in termini di rapporti. Anch’io devo molto al mio rapporto con Enrico perché sapeva sempre mediare e dare buoni consigli. Credo che abbia avuto meno rispetto a quanto ha dato. Ho condiviso con lui anche il periodo poco felice di Vele 1, 2 e Vela non si sa che. Aveva un pregio enorme – continua cambiando argomento – gli piaceva scherzare, stare con gli amici, sapeva essere divertente in compagnia. Entrava subito in relazione con le persone. Gli piaceva vivere e lo dimostra anche il fatto che abbia lottato tanto fisicamente tra la vita e la morte”.
Anche Zanasi ha beneficiato sul Gargano della legge urbanistica regionale varata dal suo assessorato nella Giunta Fitto. “Ho costruito anche grazie a quella legge, dopo è successo tutto e di più. Lui ha plasmato tante carriere, se Biagio Di Iasio divenne direttore della Confcommercio lo deve a Santaniello ad esempio. Aveva rapporti con tutti e sapeva incanalare talenti”. La sua chiosa è tutta privata. “Vedere i suoi tre figli abbracciati sarà per me una scena indelebile”.